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A causa dei disagi provocati dalla carenza idrica, il Comune di Vibo ha disposto la chiusura delle scuole per la giornata di domani e la politica attacca la Sorical, società che gestisce l’erogazione dell’acqua. Interessati dal problema altri 15 Comuni.
VIBO VALENTIA – Scuole chiuse per la giornata di domani, 1 ottobre, a causa della carenza idrica nella città capoluogo; questa la decisione del Comune di Vibo dopo la nota di Sorical della giornata odierna che comunicava una perdita sulla condotta adduttrice dell’acquedotto Alaco, nel Comune di Soriano Calabro, in corso di riparazione. “Alla luce delle problematiche già precedentemente riscontrate e comunicate, l’amministrazione comunale di Vibo Valentia sta predisponendo un’ordinanza sindacale di chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado ricadenti nel proprio territorio comunale per la giornata di martedì 1 ottobre. Subito dopo la firma del primo cittadino, l’ordinanza si potrà visionare sul sito istituzionale del Comune di Vibo e sarà comunicata alle istituzioni scolastiche”. Da parte sua, Sorical annuncia che una squadra operativa sta intervenendo in queste ore per la riparazione del guasto alla condotta dell’Alaco.
CARENZA IDRICA A VIBO, COINVOLTI ANCHE ALTRI 15 COMUNI
Disagi inevitabili, dunque, iniziati oggi e previsti anche per la giornata di domani che interessano non solo Comune di Vibo, ma anche a quelli di Arena, Brognaturo, Dasà, Fabrizia, Gerocarne, Ionadi, Pizzo, Pizzoni, San Nicola da Crissa, Sant’Onofrio, Serra San Bruno, Sorianello, Soriano, Stefanaconi e Vazzano.
E le polemiche non mancano anche perché ad essere soggetti alla riduzione della portata del prezioso fluido non sono solo le private abitazioni ma anche le attività commerciali, soprattutto quelle di ristoro, mentre per quanto concerne strutture che ospitano persone in particolari condizioni, di degenza e detentive, quali l’ospedale e il carcere, le cisterne dovrebbero assicurare almeno per la giornata odierna di ovviare al disagio.
LE ACCUSE DEL PD A SORICAL
Chiaramente il problema riaccende, come detto, i riflettori sulla Sorical da parte dei consiglieri al Comune capoluogo che in modo bipartisan si dimostra compatta: “Il comportamento della società è inaccettabile – esordisce il Pd cittadino – e Vibo Valentia vive il problema della penuria d’acqua da troppo tempo, e per svariate cause, ma ricevere con ritardo una comunicazione così importante, come la drastica riduzione della portata idrica che interessa le abitazioni, le scuole, le attività commerciali e via dicendo, nei nostri serbatoi, non è tollerabile”.
I dem rilevano che “sin dalle prime ore di questa giornata abbiamo ricevuto lamentele da parte di numerosi cittadini per la mancanza di acqua; lamentele alle quali abbiamo risposto con rassicurazioni, sulla base di quanto Sorical ci aveva comunicato il giorno prima, salvo scoprire, poco prima delle 11 di oggi, che i problemi annunciati continuavano a persistere. Pretendiamo quindi di essere messi nelle condizioni di spiegare ai cittadini, con la massima trasparenza, quali sono di volta in volta i guasti e le tempistiche per risolverli”.
Il gruppo consiliare del Pd ricorda di aver avuto modo di “far presente a Sorical, già in passato, che Vibo Valentia merita rispetto. E se possiamo comprendere problematiche di natura tecnica, come guasti e interruzioni dovute a rotture di impianti e tubazioni, non possiamo invece comprendere e accettare ritardi nelle comunicazioni, che si ripercuotono inevitabilmente, a cascata, sui cittadini. Auspichiamo, per il futuro, un rapporto maggiormente collaborativo con Sorical, per il bene della collettività tutta”.
ANCHE IL CENTRODESTRA DI VIBO ATTACCA LA SORICAL SULLA CARENZA D’ACQUA
Anche il capogruppo di “Oltre” Nico Console non va certo per il sottile: “E’ assurdo che a cadenza fissa si verifichino dei problemi: prima la rottura delle condotte, poi un guasto tecnico, poi un blocco dell’impianto di potabilizzazione. E senza che si diano ogni volta dei tempi sul ritorno alla normalità. E allora – evidenzia ancora il consigliere comunale di minoranza – qui ci sono realtà che senza acqua devono inevitabilmente chiudere ogni attività. Pensiamo ai ristoranti, ai bar ad esempio, senza considerare gli uffici e le private abitazioni. Una cadenza così costante e ravvicinata dei guasti è intollerabile anche perché i fondi sono stati investiti ma a questo punto verrebbe da chiedersi come. Nelle altre province non assistiamo a comunicazioni su disagi così frequenti e questo perché proprio quelle risorse sono state impiegate per altri territori lasciando come al solito al Vibonese solo le briciole”.
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