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Emanuele Mancuso

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VIBO VALENTIA – A fornire un apporto importante in tema di riscontri investigativi e sulla caratura criminale dei presunti associati è il nel collaboratore di giustizia, Emanuele Mancuso, ex rampollo di famiglia dell’omonimo clan di Limbadi, figlio del boss Pantaleone detto “L’ingegnere”.

È lui a soffermarsi in particolare sulla figura dei fratelli Costantino, ritenuti al vertice del sodalizio che trafficava stupefacenti, una delle quattro organizzazioni criminali coinvolte nell’indagine “Ossessione” (LEGGI LA NOTIZIA).

I fratelli Fabio, Giuseppe, Salvatore Antonino, unitamente a Giuseppe Campisi – fratello di Domenico Campisi, assassinato nel 2012 a Preitoni di Nicotera in risposta all’omicidio del broker della droga Vincenzo Barbieri – uscito di carcere dopo aver scontato una condanna a 25 anni per omicidio, sarebbero dunque stati i promotori, direttori, organizzatori e finanziatori dell’associazione criminale, nonché ideatori delle importazioni nel territorio italiano di ingenti quantitativi di cocaina provenienti dalla Colombia (per quanto riguarda Campisi, Fabio e Salvatore Antonino Costantino) o da Santo Domingo (per i fratelli Giuseppe e Fabio Costantino) nonché, infine, di imponenti commesse di hashish (finanche 3.000 kg) provenienti dal Marocco (per quanto riguarda sempre Fabio e Salvatore Antonino).

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Ed è proprio sulla figura dei Costantino – alcuni di questi già condannati nel processo Black Money per usura – che si sofferma Emanuele Mancuso: «…Sono in grado di riferire di nr. OMISSIS tentati omicidi, commessi da soggetti che fanno parte del gruppo di fuoco di OMISSIS… in particolare, in questo gruppo si collocano OMISSIS….inoltre ne fanno parte… OMISSIS e i fratelli “Fiffietto” di Comerconi OMISSIS…ci sono anche i “Fiffietto” dei quali uno è a Milano (e credo che sia stato arrestato per il furto di un bancomat) ed ha un figlio che si chiama Matteo (figlio di Salvatore Antonino ndr)… loro sono parenti di Antonio Mancuso, (cl ’38), alias “Don Paperone” e vivono a Comerconi ed a Preitoni dove hanno una casa ed un cortile (proprio di fronte al bivio tra Comerconi e Preitoni)… OMISSIS…». Mancuso riferiva poi nei vari verbali che due fratelli Costantino, uno detto “Fiffietto ed il fratello di questi, «entrambi sempre a disposizione della famiglia».

Per di più, sempre in data 20 giugno 2018, il collaboratore di giustizia raccontava di un episodio accaduto a Comerconi di Nicotera, nei pressi dell’abitazione natale dei Costantino allorquando, contattato proprio da questi, si recava unitamente ad altri due soggetti, per staccare una telecamera ivi installata dalle forze dell’ordine nell’ambito dell’indagine. Si trattava di di una «”scatola” che conteneva delle centraline molto particolari, sicuramente non facenti parte dell’Enel e dalle caratteristiche si capiva che erano cose installata da terzi. Sicuramente era un ponte radio in FM… non so da chi i “Fifflettu” avessero saputo dell’esistenza della telecamera, So solo che chiesero a me di intervenire ed io andai sul posto con altre due persone. Sicuramente si rivolsero a me perché prima ne parlarono con i miei zii».

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