X
<
>

I liquami che infestano il torrente Sant'Anna a Bivona.

Share
5 minuti per la lettura

Il capo della Procura di Vibo, Camillo Falvo, ha preso in mano la situazione avviando una indagine per individuare i responsabili dello scempio ambientale del Torrente Sant’Anna che continua a sversare liquami in mare


VIBO VALENTIA – Vista la situazione di estrema gravità del torrente Sant’Anna, a Bivona, finalmente qualcosa sembra muoversi: il capo della Procura di Vibo, Camillo Falvo, ha infatti aperto un fascicolo di indagine sulla vicenda di continui sversamenti di liquami che infestano il fosso – facendogli assumere una colorazione marrone scuro – e che finiscono a mare.

Il capo dell’Ufficio requirente ha deciso dunque di passare alle maniere forti anche perché nelle precedenti riunioni in Prefettura tra il Comune e il Corap aveva evidenziato l’inadeguatezza della convenzione firmata tra i due enti ben consapevole che il depuratore della “Silica” fosse in grado di sostenere le enormi quantità prodotte in questo periodo, soprattutto di Ferragosto, a causa dell’aumento della popolazione.  

Anche il 14 agosto scorso vi è stata una interlocuzione – questa volta telefonica – tra le parti che si è tradotta nell’ordinanza a firma del sindaco Enzo Romeo di cui parleremo a breve.  Tornando, invece, all’inchiesta, chiaramente l’obiettivo è capire le cause del disagio e l’eventuale presenza di problemi di natura diversa, sversamenti ecc, ed è per questo che il dott. Falvo ha disposto alla polizia giudiziaria l’espletamento di una serie di accertamenti, attualmente in corso e destinati a protrarsi per i prossimi giorni. Attualmente il fascicolo è aperto contro ignoti.

LIQUAMI DEL TORRENTE IN MARE, L’INCHIESTA DELLA PROCURA E L’ORDINANZA DEL SINDACO DI VIBO

Per quanto concerne, poi, l’ordinanza del primo cittadino, il Corap è stato “precettato” per consentire lo smistamento dei reflui presso il depuratore di Porto Salvo che rappresenta uno sfogo per l’impianto, a monte, di località “Silica”.  La speranza dell’amministrazione municipale e soprattutto dei villeggianti è quella di bypassare il problema in questo periodo critico salvo, una volta passata l’emergenza e la stagione, iniziare a risolvere definitivamente il problema che, altrimenti, è destinato a ripetersi anche il prossimo anno.  

Il 13 agosto la Prefettura ha inviato una nota al Comune nella quale, si chiedeva, confidando nella disponibilità manifestata da parte del Corap in sede di riunione, della possibilità di smaltire integralmente e senza limiti orari il cosiddetto “troppo pieno” proveniente dal Silica all’impianto di Portosalvo.

IL CONFERIMENTO DELL’ECCESSO SU PORTOSALVO

Il giorno successivo l’atto amministrativo vergato da Romeo nel quale si comunicava di assumere ogni particolare rilievo al fine di assicurare il corretto svolgimento del servizio ed evitare ripercussioni negative. Nello stesso giorno il Corap manifestava la possibilità di ampliare la quota di collettamento verso la struttura a valle in grado di ricevere ulteriori quantitativi di reflui al fine di ovviare all’eccessivo scarico nel torrente Sant’Anna per come avvenuto nelle giornate del 13 e 14 agosto. Queste le modalità stabilite: portata da trattare dall’impianto di località Silica: 200 Mc/ora. Tutta la portata in arrivo eccedente i 200 Mc/h (cosiddetto “troppo pieno”) senza alcun limite di orario e di quantità dovrà essere inviata presso l’impianto di depurazione di Porto Salvo.

Chiaramente, i servizi di conferimento saranno essere sospesi qualora si dovesse verificare un pregiudizio alla pubblica salute per l’insorgenza di inconvenienti di natura tecnica. Tali provvedimenti sono destinati ad avere efficacia sino al momento in cui cesseranno le condizioni e le ragioni di urgenza che ne rendono necessaria l’adozione e comunque non potranno avere durata superiore a 15 giorni.

LE ANALISI ALLA FOCE DEL TORRENTE

Le analisi effettuate dall’Arpacal nella giornata di ieri, 15 agosto 2024, e trasmesse al Comune di Vibo Valentia, hanno certificato che i parametri sono rientrati nella norma. In particolare, i prelievi hanno interessato quattro punti: foce superficiale del torrente Sant’Anna, acqua di mare del torrente Sant’Anna; e poi acqua di mare a destra e sinistra: all’altezza di un hotel b&b ed all’altezza di un lido.

«Enterococchi ed escherichia coli – recita la nota del comune – sono risultati con valori rientrati nel cosiddetto “intervallo di fiducia”, questo ha consentito di ridurre il divieto di balneazione sul lato destro della foce del Sant’Anna: da 300 a 100 metri, stesso valore di sempre, dunque, in presenza di foci di fiumi e torrenti. A sinistra non vi è alcun divieto. Tutte le acque che fuoriescono dal depuratore Silica sono, pertanto, risultate perfettamente depurate, mentre i reflui in eccesso sono stati collettati col depuratore di Porto Salvo. L’acqua che sta scorrendo e sfocia in mare in questo momento è acqua depurata, inodore e incolore».

«Sappiamo bene, come del resto lo sa anche la cittadinanza – commenta il sindaco Romeo – che questo del Sant’Anna è un problema che si trascina da lustri, e ribadisco quanto detto in precedenza: in questa fase è fondamentale affrontare l’emergenza con tutte le armi a nostra disposizione, ed è ciò che stiamo facendo; ma l’obiettivo che ci siamo posti, non appena superata questa fase, è quello di risolvere in maniera definitiva questo problema. Ed è ciò che faremo».

LIQUAMI IN MARE: L’INDAGINE DELLA PROCURA E IL MISTERO DELL’ACQUA PULITA IN USCITA DAL SILICA DI VIBO

Il procuratore Camillo Falvo

Ma c’è di più e questo potrebbe essere ulteriore motivo di indagine per la procura: l’acqua in uscita dal “Silica” è pulita, quindi depurata. E allora come fa ad arrivare in quelle condizioni a valle? Le cause possono essere diverse: su tutte la presenza di allacci abusivi per ora non individuati anche perché i controlli non sono semplici, soprattutto se gli innesti abusivi sono interrati: e poi la chimica del terreno che dopo anni di sversamenti di reflui contamina anche le acque depurate.

Insomma, adesso con il fascicolo di indagine e la presa in carico della vicenda da parte del capo della Procura di Vibo, qualcosa (e si spera ben più di qualcosa) è destinato a muoversi sul fronte liquami nel Sant’Anna. La tempistica non sarà semplice ma ormai la stagione è quasi finita, e per alcuni versi e luoghi, compromessa.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE