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‘Ndrangheta, a distanza di sei anni dalla Cassazione parte il nuovo processo legato all’operazione Black Money per sette imputati presunti appartenenti al clan Mancuso


VIBO VALENTIA – Nuovo capitolo del processo “Black Money” scaturito dall’omonima operazione antimafia del 2013 condotta dai carabinieri del Ros di Catanzaro e coordinata dalla Dda del capoluogo di regione contro il clan Mancuso di Limbadi. Per sette imputati che avevano sostenuto il rito abbreviato, infatti, il percorso giudiziario non è ancora terminato. Nei loro confronti – a sei anni dalla sentenza della Cassazione che ha disposto un nuovo dibattimento – la Corte ha disposto la citazione in giudizio. Si tratta di Antonio Cuturello 34 anni, di Nicotera, Antonio Pantano, 67 anni, di San Calogero, Giovanni D’Aloi, 58 anni, di Nicotera, Orazio Cicerone, 51 anni, di Limbadi, Ercole Antonio Palasciano, 63 anni, commercialista di Catanzaro, Domenico Musarella, 49 anni, di Campo Calabro, e Francesco Maria L’Abbate, 48 anni, avvocato di Reggio Calabria.

‘NDRANGHETA, CON L’OPERAZIONE BLACK MONEY IL CLAN MANCUSO TORNA SOTTO PROCESSO

La Suprema corte ha emesso il verdetto il 19 febbraio del 2018 con l’annullamento con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello di Catanzaro della pronuncia emessa in Appello il 18 maggio 2016. Per Cuturello in relazione al capo associativo e al trattamento sanzionatorio; a Pantano e, per l’effetto estensivo, nei confronti di D’Aloi in relazione al una tentata estorsione con riferimento alla qualificazione giuridica; a Cicerone limitatamente al trattamento sanzionatorio.

A Palasciano, Musarella e L’Abbate, infine, in ordine al reato associativo semplice e limitatamente alla perimetrazione temporale della condotta associativa e inoltre solo nei confronti degli ultimi due alla partecipazione all’associazione. La Cassazione aveva confermato invece la pena per Fabio Costantino, 47 anni, di Comerconi di Nicotera (a 5 anni e 6 mesi); per Giuseppe Costantino, 58 anni, di Nicotera (6 anni, 4 mesi) e per Francesco Tavella, 56 anni, di Porto Salvo, frazione di Vibo Valentia (5 anni e 5 mesi). Contrariamente al rito abbreviato, dove la contestazione associativa mafiosa aveva retto, nell’ordinario non era stata riconosciuta nei tre gradi di giudizio.

I sette imputati compariranno, dunque, in aula il prossimo 24 settembre. Sono assistiti dagli avvocati Michelangelo Miceli e Alfredo Gaito (Cicerone), Giangregorio De Pascalis e Francesco Muscia (D’Aloi), Giuseppe Cosentino (Cuturello), Francesco Muzzopappa (Pantano), Francesco Gambardella e Franco Coppi (Musarella e Palasciano), Renato L’Abate e Massimo Krogh (L’Abbate). Rappresentante di Parte civile, invece, l’avvocato Claudia Conidi nell’interesse di Domeni, Giuseppe e Maria Concetta Grasso, Francesca Franzé e Domenico Polito.

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