L'ospedale di Vibo Valentia
2 minuti per la letturaAveva aggredito un infermiere dell’ospedale di Vibo Valentia, il gip ha convalidato l’arresto per Michele Lo Bianco
VIBO VALENTIA – Convalidato dal Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Vibo Valentia l’arresto eseguito da personale della Polizia di Stato nei confronti del soggetto che, in data 15 gennaio scorso, aveva aggredito esponenti del personale sanitario in servizio presso l’Ospedale Jazzolino di Vibo Valentia. Nello specifico la persona arrestata è Michele Lo Bianco, alias “Sotizzo”. L’uomo è ritenuto appartenente all’omonima famiglia di ‘ndrangheta attiva proprio a Vibo città ed ha subito recentemente la condanna, nell’ambito del processo scaturito a seguito dell’operazione “Rinascita-Scott“, a 5 anni di reclusione. In particolare i giudici di primo grado lo hanno ritenuto colpevole di concorso in estorsione nei confronti della ditta impegnata nei lavori di completamento del nuovo Tribunale di Vibo Valentia.
INFERMIERE AGGREDITO NEL VIBONESE, ARRESTO CONVALIDATO
Il personale della Squadra Volante della Questura era intervenuto presso il reparto di ortopedia dello Jazzolino a seguito di segnalata aggressione nei confronti di personale sanitario. Le immediate indagini poste in essere dagli agenti hanno consentito di individuare e rintracciare un soggetto che poco prima, con prepotenza, aveva tentato di forzare l’accesso all’ambulatorio medico. L’uomo avrebbe preteso che fosse visitato un paziente da lui individuato senza il rispetto dei turni previsto. Al rifiuto del personale sanitario prima colpiva con uno schiaffo al volto un infermiere per poi proferire minacce nei confronti dello stesso.
Sulla scorta di quanto emerso dalle attività di polizia giudiziaria, esperite sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, gli inquirenti hanno arrestato l’uomo posto. Eseguito l’arresto hanno poi posto Lo Bianco a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Dopo la convalida dell’arresto è stata, altresì, disposta nei confronti dell’uomo la misura cautelare degli arresti domiciliari. Ad assisterlo quale avvocato difensore il legale Stefano Luciano.
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