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Passa dal carcere ai domiciliari Massimiliano Varone coinvolto nell’operazione Stammer sul traffico internazionale di droga

MILETO – Massimiliano Antonio Varone, 48 anni, considerato uno degli elementi di punta della criminalità locale, lascia il carcere per beneficiare della detenzione domiciliare. L’uomo era rimasto coinvolto nell’operazione della Dda di Catanzaro denominata “Stammer” che ha consentito di sgominare una organizzazione dedita al narcotraffico internazionale della quale il 48enne era considerato tra i vertici della stessa.

La Corte d’Appello di Catanzaro ha accolto la richiesta di modifica della misura cautelare presentata dall’avvocato Michelangelo Miceli, legale dell’imputato condannato in Appello, il 16 febbraio dello scorso anno a 15 anni di reclusione quale partecipe del sodalizio criminale. Tuttavia, fino ad oggi il tribunale non ha ancora depositato le motivazioni del verdetto.

STAMMER, MASSIMO VARONE PASSA AGLI ARRESTI DOMICILIARI

Questo non è, tuttavia, l’unico procedimento penale che vede coinvolto Varone: nei suoi confronti infatti sempre la Dda di Catanzaro ha chiesto il suo rinvio a giudizio nell’ambito dell’indagine “Maestrale-Carthago” in cui è accusato di concorso nell’omicidio di Angelo Corigliano, avvenuto a Mileto il 19 agosto 2013. Per questo episodio però il 48enne non ha ricevuto alcuna misura cautelare in quanto in quel momento era già sottoposto alla custodia in carcere per Stammer. Il presunto coinvolgimento di Varone nel delitto è emerso a seguito della conclusione indagini di “Maestrale” avvenuta pochi mesi addietro.

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