X
<
>

La sede del Tar Calabria

Share
3 minuti per la lettura

Il Tar accoglie il ricorso dell’avvocato Di Renzo, legale di un giovane tifoso vibonese colpito da Daspo perché con il suo comportamento emulava il film “Ultras”

VIBO VALENTIA – Una vicenda alquanto singolare per il fatto che a sostegno della decisione dei giudici amministrativi vi è il riferimento ad un noto film del 2020. Ed è su questo aspetto che ha puntato il collegio difensivo formato dagli avvocati Giuseppe Di Renzo e Marianna Zampogna, del Foro di Vibo, per chiedere la sospensione del provvedimento di daspo nei confronti del proprio cliente, Giovanni Pio Nocera.

IL DASPO AL TIFOSO VIBONESE CHE HA VINTO IL RICORSO AL TAR

Il Daspo era stato emesso dal questore di Vibo il 26 ottobre scorso nel quale si faceva divieto di accedere ai luoghi “ove la squadra “U.S. Vibonese Calcio” disputerà manifestazioni sportive di tipo calcistico per il periodo di due anni e di accedere per la medesima durata all’interno di stadi, impianti sportivi ed infrastrutture adibiti a stadio o ad impianti sportivi, sia in Italia che all’estero, dove si svolgono tutti gli incontri di calcio di qualsiasi serie e categoria, relativi ai campionati nazionali, professionali e dilettantistici, ai tornei internazionali ed alle gare amichevoli disputate nel territorio nazionale, preventivamente organizzate dagli organi ufficiali e pubblicizzate attraverso i normali mezzi di comunicazione.

Allo stesso tempo si vietava di accedere alle zone circostanti gli impianti sportivi, nelle quali sia impegnata a qualsiasi titolo la compagine rossoblù a partire da due ore prima dell’inizio e sino a due ore dopo la conclusione degli incontri ufficiali di calcio e di accedere nei giorni in cui si svolgano le manifestazioni calcistiche, alle aree di parcheggio di autovetture, autopullman ed altri mezzi di trasporto nel raggio di 500 metri dal perimetro esterno dell’impianto sportivo nonché ai luoghi interessati alla sosta, al transito ed al trasporto di coloro che partecipano o assistano alle competizioni in argomento, a tutela dell’incolumità degli stessi.

IL MATCH INCRIMINATO

La partita oggetto del provvedimento era quella disputatasi allo stadio Luigi Razza tra Vibonese e Lamezia Fc del 18 ottobre valevole per la Coppa Italia di serie D, dove nel corso della prima frazione di gioco e durante l’intervallo, Nucera, munito di megafono, si sarebbe reso promotore di cori offensivi ed oltraggiosi nei confronti delle forze di polizia. Gli immediati accertamenti svolti dagli agenti della Digos della locale Questura avevano consentito di identificare il giovane, al quale, a conclusione dell’istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, era stato notificato il Daspo.

DASPO A TIFOSO VIBONESE, LE DECISIONI DEL TAR

Per il Tribunale amministrativo, ad un sommario esame proprio della fase cautelare e salvo l’approfondimento del merito, il ricorso “appare assistito da sufficiente “fumus boni iuris” poiché la circostanza, comprovata dalle allegazioni agli atti di causa, che Nucera abbia tenuto una condotta certamente stigmatizzabile ma più che altro emulativa di scene tratte dal film “Ultras” divulgato tramite Netflix, indurrebbe ad escludere la configurabilità di una delle condotte contestate  nonché la specifica volontà dell’interessato di contribuire ad alimentare o comunque dare vita ad una turbativa dell’ordine e sicurezza pubblica”. Sempre per il Tar sembrerebbe inoltre “provare troppo l’affermazione secondo cui il rifiuto di fornire le proprie generalità ed i documenti di riconoscimento al momento del filtraggio dimostrerebbero l’intenzione di porre in essere successivamente la condotta contestata che, peraltro, come anticipato, non è sfociata in alcun episodio di violenza o di turbativa dell’ordine pubblico e sicurezza”.

Pertanto, ritenuto che sulla “base delle ragioni addotte dal ricorrente sussista il “periculum in mora” nella misura in cui la mancata sospensione del provvedimento impugnato impedirebbe al ricorrente la partecipazione a concorsi e in genere la possibilità di inserimento nel mondo del lavoro”, i giudici amministrativi hanno accolto il ricorso di sospensione del Daspo.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE