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VIBO VALENTIA – Ci sono nomi eclatanti nel nuovo step dell’inchiesta Maestrale-Carthago, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro, sotto la guida del procuratore capo Nicola Gratteri. Tra gli 84 soggetti raggiunti da misura cautelare (29 in carcere, 52 ai domiciliari e 3 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) infatti spuntano personaggi noti del mondo socio-politico vibonese e non solo.
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Tra gli arrestati ai domiciliari anche Andrea Niglia, ex sindaco di Briatico e già presidente della Provincia di Vibo Valentia. Ma oltre a Niglia figurano altri soggetti alcuni insospettabili tra questi un avvocato del Foro di Vibo Valentia, Francesco Sabatino, nel cui studio si è svolta una perquisizione ad opera della Polizia giudiziaria. Per lui la misura stabilita dal magistrato è la più grave ossia quella della detenzione in carcere. Secondo quanto appurato in una prima ricostruzione per lui l’accusa mossa dagli inquirenti è quella di concorso esterno in associazione mafiosa.
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Nella lista delle persone coinvolte, inoltre, figurano nuovamente Cesare Pasqua, ex dirigente del dipartimento di prevenzione dell’Asp di Vibo Valentia, Francesco Massara, dirigente del settore veterinario della medesima Azienda sanitaria provinciale, entrambi finiti agli arresti domiciliari, l’avvocato Azzurra Pelaggi, già presidente della Onlus “Da donna a donna”. In lista anche l’imprenditore Clemente Mazzeo.
Non mancano poi esponenti di primo piano della criminalità organizzata tra cui Luigi Mancuso indiscusso punto di riferimento della omonima ‘ndrina di Limbadi. Colpito nuovamente, inoltre, il locale di ‘ndrangheta di Mileto con numero arresti, in carcere e ai domiciliari, tra quelli che la procura considera i maggiori esponenti della struttura criminale.
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