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Revocata la licenza al gioielliere Tedeschi, imputato nel processo “Rinascita-Scott”. Per lui la Dda ha chiesto 5 anni e 4 mesi di carcere

VIBO VALENTIA – Licenza revocata al gioielliere Vittorio Tedeschi, imputato nel processo “Rinascita-Scott”, in cui è accusato di concorso in tentata estorsione aggravata dai metodi mafiosi. Nei suoi confronti la Dda di Catanzaro ha chiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione e 5.500 euro di multa.

Il provvedimento è stato notificato all’interessato nella mattinata di ieri dal personale della Divisione Polizia amministrativa e sociale. L’atto in questione porta la firma del questore Cristiano Tatarelli ed è motivata dal fatto che sono venuti meno i requisiti soggettivi necessari per la titolarità di una licenza di pubblica sicurezza.

L’attività investigativa svolta nell’ambito di “Rinascita” ha evidenziato la presunta esistenza di un rapporto stabile e duraturo dello storico gioielliere vibonese – il cui locale è nel centro storico di Vibo, con appartenenti al clan Mancuso.

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