L'ex assessore regionale Francescantonio Stillitani
2 minuti per la letturaPIZZO (VV) – Per l’imprenditore napitino Franco Stillitani, imputato nel processo “Imponimento” contro il clan Anello-Fruci, cade ogni misura cautelare.
Dopo aver lasciato gli arresti domiciliari il 4 agosto del 2022 per essere sottoposto all’obbligo di firma, adesso il Tribunale della libertà, giudicando su annullamento con rinvio da parte della Suprema corte di Cassazione, in accoglimento della richiesta avanzata dagli avvocati Vincenzo Gennaro e Vincenzo Comi, ha disposto la rimessione in libertà, senza alcuna misura per l’ex sindaco di Pizzo, nonché assessore regionale.
Per i giudici di Catanzaro non sussiste più il pericolo di reiterazione del reato. Secondo le ipotesi accusatorie Franco Stillitani, e il fratello Emanuele, avrebbero «fornito uno stabile contributo alla vita dell’associazione mafiosa» operando il controllo nel settore turistico; entrambi avrebbero quindi «consentito a tale organizzazione di infiltrarsi e di avere voce in capitolo negli affari relativi allo specifico settore della gestione di strutture turistiche, anche mediando con altri imprenditori in relazione alle pretese estorsive della cosca e dei suoi appartenenti, concorrendo nelle condotte estorsive, favorendo l’affidamento di opere, forniture e servizi ad imprese contigue alla cosca ovvero direttamente avvalendosene, garantendo l’assunzione di sodali o di soggetti comunque indicati dall’organizzazione».
Entrambi avrebbero, quindi, «contribuito, pur senza farne formalmente parte, al rafforzamento, alla conservazione ed alla realizzazione degli scopi dell’associazione mafiosa denominata ’ndrangheta, operante sul territorio della provincia di Vibo Valentia e su altre zone del territorio calabrese, nazionale ed estero (precisamente in Svizzera), ed in particolare della cosca Anello-Fruci».
Tale presunta protezione del clan avrebbe fruttato, sempre secondo l’accusa, “ulteriori vantaggi ingiusti quali la risoluzione di problematiche concorrenziali, intimidazioni a soggetti non graditi ed appoggi elettorali in occasione delle competizioni (come quella regionale del 2005)”. Con questa decisione del Tdl, Stillitani, potrà dunque assistere al processo da persona libera da alcuna misura cautelare.
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