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La foto pubblicata da Morra sui social

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BRIATICO (VV) – L’assessore comunale presente al matrimonio della figlia del presunto boss. La denuncia, con tanto di supporto fotografico, arriva dal senatore Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia. Teatro della vicenda il comune costiero di Briatico, nel Vibonese, attualmente guidato dal sindaco Lidio Vallone. Ente sciolto in passato già tre volte per infiltrazioni mafiose: nel 2003, nel 2012 e nel 2018.

Il 27 giugno scorso alle ore 17.30 nella chiesa principale di Briatico, in piazza 4 Novembre, si è celebrato il matrimonio fra Martina Accorinti, figlia del pluripregiudicato Antonino Accorinti – ritenuto il boss dell’omonimo clan – e Pietro Polito, quest’ultimo attualmente fra gli imputati del maxiprocesso “Rinascita-Scott” per narcotraffico internazionale e spaccio (marijuana, cocaina e hashish), unitamente al cugino Giovanni Sicari. Nello stesso processo “Rinascita Scott” è imputato anche lo zio dello sposo, Domenico Polito, il quale si trova sotto giudizio pure in altro procedimento per l’omicidio del boss del monte Poro, Raffaele Fiamingo ed il ferimento del boss Francesco Mancuso.

Al matrimonio, come documentato da una foto, era presente anche l’assessore comunale di Briatico, Nicola Mobrici.  Da qui, le domande poste da Morra: “Il sindaco Lidio Vallone ne era a conoscenza? E la Prefettura di Vibo Valentia?  Il ricevimento si è per caso tenuto in un ristorante degli zii dello sposo, locale già “attenzionato” in passato dalla Prefettura?  È normale che un assessore comunale di un Comune sciolto tre volte per infiltrazioni mafiose partecipi con la famiglia al matrimonio della figlia di colui che viene ritenuto come il boss locale e anche di un imputato di Rinascita Scott? Il sindaco Lidio Vallone ed il prefetto di Vibo Roberta Lulli cosa ne pensano?”.

Morra rileva che nella foto all’esterno della chiesa di Briatico sono “inoltre presenti, oltre all’assessore Mobrici, il fratello della sposa, Antonio Accorinti, condannato a 12 anni, ed il cognato Salvatore Muggeri, condannato a 7 anni”. In tutte e tre le relazioni di scioglimento è emerso il condizionamento del clan Accorinti sugli amministratori.

«Nell’aprile del 2016 la Dda di Catanzaro ha fatto scattare l’operazione antimafia “Costa Pulita”. Nel giudizio con rito abbreviato, Antonino Accorinti è stato condannato a 14 anni e 8 mesi, il figlio Antonio a 12 anni, il genero Salvatore Muggeri a 7 anni. Sono stati condannati anche gli altri presunti affiliati al clan. Il processo d’appello è ancora in corso e nel frattempo tutti gli imputati sono ritornati in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare. Con il rito ordinario si trova invece sotto processo dinanzi al Tribunale di Vibo (1° grado) Greta Accorinti, altra figlia di Antonino Accorinti. In entrambi i processi “Costa Pulita” (ordinario e abbreviato) il Comune di Briatico si è costituito parte civile, cioè si è affidato ad un avvocato per affiancare in aula la pubblica accusa (Dda di Catanzaro) nel chiedere l’affermazione della responsabilità penale (con i relativi danni) al clan Accorinti sotto processo. Nel settembre del 2020 (dopo due anni di commissariamento per mafia) è stato eletto sindaco di Briatico Lidio Vallone che ha nominato quale suo assessore Nicola Mobrici con deleghe alle Politiche sociali e giovanili, allo sport, agli spettacoli, al lavoro ed all’impiantistica sportiva», ha concluso Morra.

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