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Soumaila Sacko

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VIBO VALENTIA – Condanna confermata in Appello per Antonio Pontoriero, 46enne di San Calogero ritenuto autore dell’omicidio volontario di Soumaila Sacko. Invariata, dunque, la pena inflitta nel processo di secondo grado dalla corte di Assise: 22 anni di reclusione.

Non è stato minimamente scalfito il castello accusatorio messo in piedi dalla Procura di Vibo in fase di indagine prima e in dibattimento poi e blindato ulteriormente dalla procura generale per la quale non ci sono mai stati dubbi sul fatto che l’imputato abbia sparato contro il bracciante e sindacalista maliano dell’Usb, la sera del 2 giugno del 2018 mentre si trovava nella ex fornace “La Tranquilla”, a Calimera di San Calogero nel tentativo di recuperare alcune lamiere da trasportare nella tendopoli di San Ferdinando per adattarle a coperture delle baracche che ospitavano altri migranti.

Il movente, secondo le risultanze investigative, risiederebbe nell’insofferenza da parte del condannato ad assistere alla presenza di persone e di furti all’interno dell’area che riteneva di sua proprietà.

Lo scorso mese l’imputato, assistito dall’avvocato Franco Muzzopappa, è tornato in carcere (LEGGI). Il Riesame aveva concesso a Pontoriero i domiciliari ma la Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso della Procura, aveva annullato con rinvio la decisione del Tdl. La sua posizione era quindi tornata davanti ad altra sezione del Riesame che ha disposto la misura cautelare in carcere.

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