L'aula bunker di Lamezia Terme dove si sta svolgendo il processo Rinascita Scott
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Colpo di scena al processo “Rinascita-Scott” dove il collaboratore di giustizia Salvatore Schiavone alla domanda di rito del presidente del Collegio se volesse avvalersi della “facoltà di non rispondere” – in quanto imputato in procedimento connesso -, il 46enne a sorpresa ha risposto che era sua intenzione farlo.
Silenzio e incredulità in aula, con il presidente del Tribunale, Brigida Cavasino, che ha riformulato la domanda ottenendo la medesima risposta dal pentito collegato in conferenza audio-video da una località protetta.
“Allora possiamo congedare il teste – è intervenuto il pm della Dda, Antonio De Bernardo – poi la procura prenderà i dovuti provvedimenti”.
A questo punto, è stato disposto lo scollegamento dal sito.
Insomma, un episodio assolutamente inaspettato che ha spiazzato tutti, in primis l’Ufficio di Procura distrettuale antimafia.
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