Andrea Mantella
INDICE DEI CONTENUTI
- 1 Il movente degli omicidi di Roberto Soriano e Antonio Lo Giudice
- 2 1. La testimonianza di Mantella
- 3 2. Il racconto degli inizi nella ‘ndrangheta
- 4 3. I rapporti con Saverio Razionale e i Soriano
- 5 4. Il movente degli omicidi di Roberto Soriano e Antonio Lo Giudice
- 6 5. Il furto dell’auto, le torture e l’assassinio
Il movente degli omicidi di Roberto Soriano e Antonio Lo Giudice
I particolari sull’episodio che Mantella riferisce in aula sono agghiaccianti. Roberto Soriano è stato ucciso perché «secondo Saverio Razionale aveva attentato alla sua vita». Il prologo avrebbe visto Giuseppe Mancuso detto “Mbrogghjia” chiedere a Razionale «la cortesia di tradire Peppone Accortinti e Raffaele Fiamingo. Razionale, che è una mente raffinatissima, si rifiutò e successivamente mi raccontò, nel carcere di Paola, che se lui avesse eliminato quelli lì, loro (i Mancuso, ndr) avrebbero fatto fuori lui. E così avvisò Accorinti del folle progetto». Da lì in poi Razionale subì alcuni attentati, il primo a San Gregorio, con «alcuni colpi di pistola all’indirizzo delle di casa che però, fortunatamente non raggiunsero la moglie e la figlia, e poi mentre si trovava su una Renault 4 nei pressi nel cantiere a Briatico in cui stava costruendo una villetta; in quell’occasione rimase ferito Giuseppe Fiorillo, esponente del clan dei piscopisani della vecchia guardia e suo fedelissimo, nonché padre di Michele, alias “Zarrillo”. Furono questi due episodi che indussero Razionale a pensare che dietro quegli attentati ci fosse Roberto Soriano. Lui sospettava che i Mancuso in quel periodo si affidavano a Giuseppe Cirianni, che fu ferito in un agguato in cui rimase gravemente ferita la figlia, a Piscopio, e proprio Soriano».
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