La conferenza stampa dell'operazione Stammer
2 minuti per la letturaDIECI condanne, per un totale oltre un secolo di carcere e 14 assoluzioni. E la caduta dell’aggravante mafiosa.
Questo l’epilogo del processo denominato “Stammer” scaturito dall’omonima operazione del 2018 che ha consentito di sgominare una presunta organizzazione dedita al narcotraffico internazionale con il Sud America prima e l’Albania dopo. Un verdetto, quello del tribunale collegiale presieduto dal giudice Macrì, che finisce col soddisfare le difese dei 24 imputati le quali incassano, come detto, assoluzioni in numero maggiore rispetto alle condanne ma soprattutto portano a casa la caduta dell’aggravante mafiosa che, in caso contrario, avrebbe fatto sensibilmente lievitare le pene. Ed infatti la differenza tra gli anni invocati dal pm della Dda, Antonio Di Bernardo, e quelli dati al giudice è sostanziale: 446 contro 119 e 4 mesi.
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Il verdetto nel dettaglio. Le condanne sono state inflitte a Antonio Grillo (16 anni di carcere), di 42 anni, di San Calogero; Giuseppe Grillo (15 anni), 39 anni, di San Calogero; Pasquale Grillo, (14 anni e 6 mesi), 71 anni, di San Calogero (tutti difesi dall’avvocato Giovanni Vecchio); Franco Greco (1 anno) difeso dall’avvocato Gregorio Viscomi, di 48 anni, di Marcedusa; Rocco Iannello (5 anni e 6 mesi), di 45 anni, di San Giovanni di Mileto; Fortunato Loschiavo (15 anni) di 49 anni, di Mileto (difeso dall’avvocato Diego Brancia); Salvatore Paladino (5 anni, 4 mesi e 34mila euro di multa, di Rosarno (avv. Vecchio); Massimo Pannaci (16 anni), 52 anni, di Vibo Valentia; Massimiliano Antonio Varone (16 anni), di 45 anni, di Mileto (considerato il capo promotore, avv. Michelangelo Miceli); Osvaldo Mena Nunez (15 anni), di 55 anni, originario della Repubblica Dominicana.
Le assoluzioni hanno riguardato invece Mario Calesse, 45 anni, di Sant’Eufemia d’Aspromonte (avv. Luigi La Scala); Giuseppe Careri, 49 anni, di Rosarno; Fulvio Luccisano, di 33 anni, di Mileto così come Vania Luccisano, di 40 anni, di Mileto (entrambi difesi dagli avvocati Michelangelo Miceli e Leopoldo Marchese); Ernesto Oliva, di 58 anni, di Terranova da Sibari (Cs), Pasquale Pititto, 52 anni, di San Giovanni di Mileto (avv. Francesco Sabatino e Giovanni Marafioti); Antonio Prostamo, 31 anni, di San Giovanni di Mileto (avv. Giuseppe Grande); Giuseppe Rondinelli, 42 anni, di Botricello e Antonio Scicchitano, di 47 anni, di Botricello (entrambi difesi dall’avvocato Viscomi); Antonino Suppa, 46 anni, di Francica; Leonardo Florio, 56 anni, di Vibo Marina; assoluzione Domenico Luccisano, di 37 anni, di Mileto (avv. Tommaso Zavaglia). Al termine della requisitoria, il pm aveva chiesto l’assoluzione per di Michell Vincenzo Piperno, di 38 anni, di San Costantino Calabro, e per Francesco Paladino di Rosarno (assistito dall’avvocato Vecchio).
La genesi dell’inchiesta, condotta dalla Gdf e coordinata dalla Dda, risale al 2014 mentre due furono i blitz, nel 2017 e 2018, tant’è che inizialmente i filoni processuali erano due per poi finire riuniti proprio all’inizio di quest’anno in uno unico.
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