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Giuseppe Pontoriero

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VIBO VALENTIA – Ci sono voluti otto anni per arrivare ad un verdetto di primo grado. La vicenda riguarda un incidente stradale che spezzò la vita di un bambino Di soli 12 anni: Giuseppe Pontoriero.

Il Tribunale ha adesso condannato l’unico imputato per omicidio colposo mandandolo però assolto per l’omissione di soccorso. L’incidente si era verificato nel primo pomeriggio del 10 agosto del 2010.

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SULLA MORTE DI GIUSEPPE PONTORIERO

Intorno alle 14.30, in località “Galati”, nel comune di Nicotera, Giuseppe si trovava in sella al suo motorino quando venne travolto dal furgone, battendo il capo, non protetto dal caso, sull’asfalto. Rimase esanime almeno fino alle 15 quando un automobilista che transitava di lì per caso lo notò e chiamò 118.

A Catanzaro, in elicottero, il piccolo vi arrivò poco prima delle 16 con un quadro clinico ormai compromesso. L’attività cerebrale era praticamente quasi assente. Giuseppe rimase in vita solo in virtù della presenza delle macchine. Verso le 12 dell’11 agosto venne dichiarata la morte cerebrale, con il cuore del minorenne che cessò di battere in serata per la disperazione dei genitori i quali, nonostante l’incolmabile perdita del figlio, avevano avuto la forza e il grande senso di civiltà di acconsentire all’espianto degli organi. Nel giro di poche ore i carabinieri erano riusciti a risalire al guidatore del mezzo.

Il verdetto è stato pronunciato dal giudice monocratico Martina Annibaldi nei confronti di Gennaro Vecchio, 52 anni, di Joppolo, difeso dall’avvocato Franco Muzzopappa, in parziale accoglimento delle richieste avanzate dall’Ufficio di Procura e dal rappresentante di parte civile, nell’interesse della madre del piccolo, l’avvocato Domenico Servello. L’imputato ha, quindi, riportato una pena di un anno e otto mesi.

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