Il tribunale di Reggio Calabria
2 minuti per la letturaREGGIO CALABRIA – Nel corso della giornata di giovedì si è celebrata l’ultima udienza del giudizio abbreviato presso il Tribunale di Reggio Calabria chiesto dal signor Agostino Vallelonga, 45enne residente a Fabrizia, figlio del defunto Giovanni Vallelonga, deceduto nel territorio di Stilo nel 2010 per via delle ferite di arma da fuoco subite da un cittadino extracomunitario in occasione dell’agguato del 27 settembre 2009 che portò alla morte di Damiano Vallelunga (LEGGI LA NOTIZIA), considerato il boss delle Serre, a Riace, nel piazzale antistante il Santuario dei Santi Cosma e Damiano, in occasione della ricorrenza della festività in loro onore e nel corso della celebrazione della cerimonia religiosa.
«Agostino Vallelonga – spiegano i legali – è stato indagato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria quale mandante ed organizzatore, unitamente ad altri soggetti, dell’omicidio di Damiano Vallelunga, nonché responsabile delle gravi ferite di arma da fuoco riportate nel corso dell’esecuzione anche da parte di un cittadino extracomunitario. Nel corso dell’udienza preliminare il signor Agostino Vallelonga ha chiesto di essere giudicato col rito abbreviato, processo conclusosi nella giornata odierna con la sua piena assoluzione per non aver commesso il fatto. Si rammenta che il giudizio abbreviato prevede il pronunciamento da parte del Giudice ‘allo stato degli atti’, ossia sulla scorta degli atti e del materiale probatorio raccolto dagli inquirenti nel corso delle indagini preliminari, risultando tale procedura dunque assai più svantaggiosa per l’imputato rispetto al dibattimento, col solo vantaggio della riduzione di un terzo della pena in caso di condanna».
Agostino Vallelonga, grazie alla puntuale e determinata attività difensiva svolta dal collegio di difesa formato dall’avvocato Giancarlo Pittelli di Catanzaro e dall’avvocato Cosimo Albanese di Siderno, è stato «assolto dalla grave accusa, dovendo adesso attendere i prossimi 90 giorni per la lettura dei motivi della sentenza».
«Non posso che esprimere la mia totale soddisfazione – ha affermato l’avvocato Albanese – per questo straordinario risultato, assoluzione per non aver commesso il fatto, che certamente avrà anche degli ulteriori strascichi positivi, avendo contribuito assieme al collega Pittelli a rendere piena giustizia al signor Agostino Vallelonga per la grave imputazione mossa a suo carico dalla DDA reggina».
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