X
<
>

Il momento della lettura della sentenza

Share
2 minuti per la lettura

VIBO VALENTIA – Due condanne ed un’assoluzione piena. Questo l’esito del processo “Purgatorio” che vedeva sul banco degli imputati l’avvocato Antonio Galati e gli ex vertici della Squadra Mobile di Vibo Valentia, Maurizio Lento ed Emanuele Rodonò.

Il Tribunale collegiale presieduto dal giudice Alberto Filardo (a latere Graziamaria Monaco e Raffaela Sorrentino) ha condannato a 4 anni e otto mesi Galati riqualificando il reato da associazione mafiosa a concorso esterno nella stessa per aver agevolato il clan Mancuso. Il penalista è stato anche riconosciuto colpevole del reato di rivelazione coperta da segreto d’ufficio.

SCOPRI TUTTI I CONTENUTI
NEL FASCICOLO IN AGGIORNAMENTO DINAMICO
SULL’OPERAZIONE BLACK MONEY

Cadono invece le contestazioni di concorso esterno a carico dei due funzionari di polizia: Maurizio Lento ed Emanuele Rodonò. Per quanto concerne il primo si tratta di un’assoluzione piena mentre per il secondo è rimasta in piedi la sola accusa di rivelazione di segreto investigativo, ma con l’esclusione dell’aggravante mafiosa. E ciò comporta, secondo la decisione assunta dall’organo collegiale, che non vi sono stati dirigenti della Squadra Mobile che avrebbero favorito il clan Mancuso.

Per Rodonò la pena inflitta è stata di un anno (pena sospesa con la non menzione sul casellario giudiziale). Il pm della Dda, Annamaria Frustaci aveva chiesto la condanna per tutti e tre gli imputati: 7 anni ed 8 mesi nei confronti di Galati, 6 anni e mezzo per Rodonò e 6 per Lento (LEGGI). Il collegio difensivo è stato costituito dagli avvocati Maurizio Nucci (per Lento); Armando Veneto e Rita Fenio (per Rodonò) e Sergio Rotundo e Guido Contestabile (per Galati).

Per le parti civili si erano costituiti in giudizio la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero dell`Interno, il Comune di Limbadi e la Regione Calabria che avevano presentato delle note scritte. Fra 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza. L’operazione “Purgatorio” costola di quella denominata “Black Money” era scattata esattamente 4 anni fa, nel febbraio del 2014.

Share

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

Share
Share
EDICOLA DIGITALE