Un'immagine dell'alluvione che colpì il vibonese nel 2006
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Il Tribunale Superiore delle Acque pubbliche di Roma ha rigettato la richiesta di risarcimento danni avanzata dal Nuovo Pignone alla Provincia di Vibo Valentia per l’alluvione del 3 luglio 2006. La sentenza conferma quella emessa in primo grado dal Tribunale regionale delle Acque Pubbliche di Napoli e accoglie pienamente le tesi difensive dell’avvocato Vito Boragina, difensore dell’ente intermedio.
Il difensore puntando sul carattere eccezionale e imprevedibile dell’evento, con conseguente esclusione di responsabilità a carico della Provincia, ha contrastato fermamente anche ogni altra azione contraria formulata da tutte le parti in causa. In particolare si è opposto alle tesi della Regione Calabria, dirette a far ricadere le responsabilità degli ingenti danni richiesti dal Nuovo Pignone esclusivamente sulla Provincia. La società aveva avanzato una richiesta di risacimento di 2,5 milioni di euro vedendosela rigettare sia in primo grado che, ora, in Appello.
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