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VIBO VALENTIA – Diego Mancuso, classe ’53 soprannominato “Mazzola”, considerato indiscusso boss del sodalizio criminale di Limbadi, è stato in regime di detenzione in carcere dall’ottobre del 2003 fino all’ottobre 2014 a seguito della maxioperazione “Dinasty” condotta dalla squadra mobile di Vibo e Catanzaro con il coordinamento della Dda del capoluogo di regione che disarticolò il sodalizio criminale e al termine del successivo processo ricevette una condanna a 16 anni e 8 mesi.
Altre due condanne gli furono inflitte a 7 anni e 4 anni e 4 mesi rispettivamente per episodi estorsivi e nel processo denominato “Batteria” svoltosi a Milano. In tutto 27 anni di reclusione per il boss che, se si esclude un breve periodo di libertà, era detenuto ininterrottamente dal 1999. Tra riconoscimento della continuazione del reato, in accoglimento dei rilievi dell’avvocato Sabatino, ed i benefici previsti dalla legge, Diego Mancuso ha scontato circa 15 anni di reclusione (11 quelli per Dinasty) prima di essere scarcerato.
Resta sotto processo per “Genesi” dove ha riportato una condanna non definitiva a 6 anni.
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