Il municipio di Mileto
2 minuti per la letturaMILETO (Vibo Valentia) – L’ex sindaco di Mileto Vincenzo Varone e gli ex consiglieri comunali Armando Mangone, Salvatore Cichello, Vincenzo Nicolaci, Salvatore Vallone, Fortunato Greco, Antonio Furci, Domenico Colloca e Antonino Fogliaro hanno presentato ricorso al Tar del Lazio contro lo scioglimento del Consiglio comunale di Mileto, per presunte infiltrazioni della criminalità organizzata. A darne notizia è l’ex gruppo di maggioranza Futuro e Progresso.
Attraverso il ricorso – presentato dall’avv. Antonio Torchia del foro di Catanzaro – si chiede la sospensione del provvedimento poichè, riporta il testo, «sussistono giustificati motivi per l’accoglimento della tutela cautelare», in quanto «il fumus boni iuris è nei motivi e il pregiudizio grave ed irreparabile è in re ipsa nello scioglimento del consiglio e delle gravissime ed irrisarcibili ripercusssioni all’immagine ed alla specchiata professionalità di tutti i ricorrenti».
Nel ricorso di oltre trenta pagine, è scritto in una nota, si sottolinea «l’assoluto difetto di motivazione e vengono contestate punto per punto tutte le motivazioni che hanno portato allo scioglimento dell’amministrazione comunale, a partire dall’affidamento dei lavori tutti avvenuti in maniera regolare e da cui non emerge nessun compromissione dell’ente con le consorterie criminali, e le frequentazioni di consiglieri e dipendenti comunali di cui si parla nel decreto di scioglimento.
In proposito si fa notare che ‘la relazione ministeriale nulla dice in ordine alle azioni di interferenza amministrativa eventualmente posta in essere in essere dalle cosche operanti sul territorio; nè è dimostrato come un qualsiasi atto dell’amministrazione comunale sia stato adottato per favorire personaggi di indubbia moralita». Da tutto questo si deduce che ‘i fatti richiamati dalla commissione sono dunque insignificanti ed inesistentì».
«Noi siamo fiduciosi – affermano gli ex amministratori – sull’esito del ricorso che smonta di fatto punto per punto, grazie al grande lavoro svolto dall’avvocato Antonio Torchia, le motivazioni che hanno portato allo scioglimento del Consiglio comunale. Il nostro obiettivo principale è di eliminare il marchio infamante che è stato ingiustamente appiccicato addosso alla comunità di Mileto e, in particolare, a noi amministratori che per tre anni abbiamo lavorato con grande impegno al servizio della città. Ma ovviamente puntiamo anche a ritornare ad amministrare il Comune di Mileto, in virtù dell’ampio mandato che ci è stato conferito direttamente dal popolo». È imminente intanto sulla vicenda l’uscita del libro «Furor di Stato», scritto dell’ex sindaco Vincenzo Varone.
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