Michele Penna
1 minuto per la letturaERGASTOLO per Emilio Bartolotta, che la Corte d’assise di Catanzaro aveva condannato a 25 anni di carcere. La conferma della pena di primo grado per i coniugi Maurizio Sacchinelli e Francesca Foti, rispettivamente a tre anni e sei mesi e a tre anni di reclusione. Questa la richiesta formulata dal sostituto procuratore generale Marisa Manzini davanti ai giudici della Corte d’assise d’appello di Catanzaro, all’epilogo della sua requisitoria nell’ambito del secondo troncone processuale per l’omicidio di Michele Penna, il 31enne assicuratore di Stefanaconi ucciso e fatto sparire il 19 ottobre del 2007. Il primo troncone, che vedeva imputato il lavaggista Andrea Foti, ha registrato in appello la rideterminazione della pena di primo grado ridotta da sedici a dieci anni.
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SULL’OMICIDIO DI MICHELE PENNA
Il magistrato titolare della pubblica accusa, sempre oggi, ha depositato una memoria tecnica esplicativa inerente l’analisi del traffico telefonico delle utenze e dei cellulari in uso a Michele Penna, ciò allo scopo di chiarire uno dei punti oggetto dell’impugnazione della sentenza di primo grado operata dalle difese.
Gli avvocati Miceli e Staiano, pertanto, hanno chiesto un rinvio per poter esaminare e, quindi, controdedurre. Avranno tempo fino al 13 giugno per depositare eventuali memorie difensive, mentre il 15, conclusa la discussione, la Corte d’assise d’appello emetterà la sua sentenza.
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