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VIBO VALENTIA – L’IMPERATIVO era tagliare 11 dirigenze e scendere così a 21. E alla fine, dopo una serie di fitte interlocuzioni, la Provincia ha proposto il nuovo piano di dimensionamento scolastico che però adesso deve essere approvato in via definitiva dalla Regione. In non pochi casi, come vedremo ci si troverà con entità che superano abbondantemente le 1200 unità e in qualcuno arrivano addirittura a 1500, praticamente ingestibili.

Salvo l’omnicomprensivo di Vallelonga per il quale si erano mobilitati nove sindaci. Ma vediamo le novità nel dettaglio.
Innanzitutto sono stati mantenuti tre dei quattro Istituti Omnicomprensivi e l’attuale Cpia, segnatamente l’istituto di Pizzo (1057 alunni) in quanto misura “eccezionale motivata da esigenze specifiche e contingenti connesse alla specificità e dall’offerta formativa della Scuola medesima unica nel Vibonese”;  l’istituto di Filadelfia (800 ragazzi) quale misura eccezionale “motivata da esigenze specifiche e contingenti connesse alla distanza da un Pes che eroga la medesima offerta formativa” e l’istituto di Nicotera (1186 presenze) quale “misura eccezionale motivata da esigenze specifiche e contingenti connesse a Plessi ubicati in territori particolarmente isolati e/o disagiati, con presenza di un alto tasso di criminalità.

Mantenuto anche il Centro provinciale di istruzione per adulti (984 studenti) che “rappresenta una particolare tipologia di istituzione scolastica pubblica, con una propria autonomia, un proprio organico e una struttura organizzativa e didattica specifica. È una Rete Territoriale di servizio del sistema di istruzione che svolgono un compito molto importante ai fini della realizzazione di percorsi di Apprendimento Permanente, destinati alla popolazione adulta; la valenza, non solo formativa, ma anche sociale e civica dei Cpia permette di intervenire con successo a vantaggio di giovani e adulti, italiani e stranieri, con difficoltà di comunicazione e inserimento nel mondo del lavoro”.

Per quanto concerne gli altri istituti ecco gli accorpamenti: Istituto di Fabrizia con Serra San Bruno; l’omnicomprensivo di Soriano con Acquaro (per un totale di 958 alunni), ad esclusione del II Ciclo del liceo Scientifico “Macchiavelli” che passa al Liceo “Berto” di Vibo Valentia con i suoi 87 alunni (per un totale di 1282 studenti); l’istituto di Cessaniti con quello di Rombiolo con esclusione delle scuole di Briatico (in tutto 1.234 alunni); l’istituto di Ricadi con Tropea (1353 studenti); quello di Mileto con San Costantino Calabro (1170 alunni); l’Istituto “Murmura” di Vibo con il “Vespucci” di Vibo Marina e le scuole del comune di Briatico (1361 ragazzi); l’istituto “Garibaldi-Buccarelli” di Vibo con il I Circolo sempre del capoluogo (1561 alunni); la direzione didattica del III Circolo  con il Convitto “Filangieri” (846 studenti).

E ancora, l’Ic “Pagano” di Nicotera  con Classico “Vinci” della stessa città (1186 ragazzi); l’Iis “De Filippis-Prestia” con l’Ipseoa di Vibo (1210 alunni) e infine l’Ite “Galilei” con Itg-Iti di Vibo (1209 presenze).

Restano, poi, autonomi l’Istituto superiore Galluppi di Tropea (803), quello di Serra (688), l’“Azaria Tedeschi” di Serra con l’Ic di Fabrizia (totale 941 ragazzi), e il “Morelli-Colao” di Vibo (716). Il nuovo documento verrà dibattuto tra il presidente L’Andolina e i sindaci del Vibonese alla riunione in programma il 9 ottobre prossimo alle ore 10 presso l’aula consiliare della Provincia ai fini dell’approvazione e la consequenziale trasmissione presso la Regione per il via libera definitivo.

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