La frana di San Calogero
2 minuti per la letturaSAN CALOGERO (VV) – La Procura della Repubblica di Vibo Valentia ha aperto un fascicolo in merito alla frana formatasi in località “Lirda” nel 2018 e ripresa a muoversi nei giorni scorsi. Molte palazzine si trovano proprio sul punto dove la terra si è aperta e ogni giorno il terreno tende a muoversi di qualche centimetro.
Tra i residenti della zona, intanto, oltre alla paura, cresce anche l’indignazione per i ritardi e per una “tragedia” che forse poteva essere evitata. Con diverse famiglie a rischio evacuazione.
In un cartello veniva sentenziato: «Basta con le consulenze», con il Comune evidentemente chiamato in causa per gli incarichi affidati ai tecnici e finalizzati alla realizzazione di una strada alternativa.
«Da anni – ha affermato un cittadino ai microfoni della Rai – assistiamo solo all’affidamento di consulenze e sopralluoghi, ma mai una volta che ci sia stato un minimo di intervento concreto. Adesso però bisogna ripartire. Certamente il Comune non può fare da solo, serve l’aiuto di Provincia e Regione. Le parole ormai stanno a zero. Pretendiamo fatti concreti».
Insomma, per chi sta vivendo ore, giorni di apprensione, il disastro era se non prevedibile quantomeno limitabile nella sua gravità. Ieri mattina, intanto il sindaco Giuseppe Maruca si è recato alla Cittadella regionale per chiedere aiuto e sostegno al presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto.
Una vicenda, quello del pauroso smottamento, che ha mobilitato anche il sindacato. In una nota, infatti, Salvatore Mancuso, segretario della Cisl Magna Grecia (Catanzaro Crotone Vibo Valentia) e Fabio Blandino, segretario Filca Cisl esprimono grande preoccupazione per la situazione di grave dissesto idrogeologico che ha provocato la frana ed esprimono condivisione per il disagio e la paura della popolazione, «a cui va tutta la nostra solidarietà, che vive momenti di ansia per il cedimento lento ma inesorabile del suolo che potrebbe portare a provvedimenti d’emergenza con conseguente sgombero delle abitazioni a rischio. Purtroppo, non è la prima volta che la cronaca si occupa di dissesto idrogeologico e di frane nella nostra provincia. È urgente che si intervenga in maniera strutturale con finanziamenti che possano risolvere il problema in via definitiva. Non è più possibile assistere a lavori tampone, come sta succedendo per San Calogero».
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