I carabinieri davanti al Municipio di Dasà
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Nel corso di questo primo pomeriggio, i carabinieri della Stazione di Arena, al comando del maresciallo Valerio Oriti e sotto le direttive del capitano Francesco Conigliaro, hanno dato seguito a un’ordinanza di sostituzione di misura cautelare nei confronti di Gaetano Pisano, classe 1997.
Si tratta di una delle quattro persone che lo scorso 16 febbraio hanno aggredito con calci e pugni il sindaco di Dasà Raffaele Scaturchio ma subito identificati dalle Forze dell’Ordine. Nell’udienza di convalida degli arresti svoltasi presso il Tribunale di Vibo Valentia sabato scorso, il giudice Francesca Del Vecchio, aveva disposto la misura degli arresti domiciliari per tutti e quattro gli indagati.
Nello specifico per quanto riguarda Pisano aveva evidenziato che “detenuto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione – in forza ad altro provvedimento – si allontanava da quel luogo di arresto senza autorizzazione dell’autorità giudiziaria procedente e senza alcuna giustificazione”. Nello stesso tempo veniva quindi anche contestata “l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di commettere i reati contestati – nonché – la recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale”.
Inoltre Pisano, nel corso di un controllo da parte dei carabinieri di Arena e successivamente alla convalida dell’arresto del 16 febbraio scorso, è stato trovato in un’abitazione diversa ma seppur vicina a quella in cui doveva stare ai domiciliari violando di conseguenza le prescrizioni imposte.
Pertanto gli stessi uomini della Benemerita hanno segnalato il caso alla Procura di Vibo che ha chiesto ed ottenuto dal Tribunale di Sorveglianza l’aggravamento della misura dei domiciliari con quella della custodia cautelare in carcere. Di conseguenza i carabinieri di Arena, dopo aver prelevato dalla sua abitazione l’arrestato, al termine delle formalità di rito e della notifica del provvedimento, lo hanno portato alla casa circondariale di Vibo Valentia dove rimarrà a disposizione dell’Autorità giudiziaria.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA