Il gesto dello studente che lancia la gallina sul tetto
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Una scena che sta creando non poca indignazione perché la povera vittima, indifesa, è una gallina, scaraventata in malo modo sul tetto di una scuola.
«Queste nelle foto a corredo dell’articolo sono gli screen di un video che gira su alcuni social e che riprende un ragazzo nel cortile di una scuola superiore della città di Vibo Valentia prendere una gallina da terra (come sia finita dentro la scuola ancora non lo sappiamo) e scaraventarla sul tetto della costruzione davanti a lui. Si sente nel video il ragazzo e i compagni accanto ridere di quanto stava accadendo. Non pubblicheremo il video, al momento, ma oggi ci siamo recati dai carabinieri per sporgere denuncia».
Così sui social l’Enpa di Vibo Valentia, l’ente che si occupa di protezione degli animali, aggiungendo: «Siamo nel 2021, ma sappiamo che siamo in Calabria».
«Ci rendiamo conto – continua l’associazione – che ancora tanti ragazzi nascono, crescono e vivono in questa realtà dove gli animali vengono allevati per essere mangiati (e su questo non apriamo polemiche perché finché sarà fattibile per legge nessuno di noi può, se non moralmente, obiettare); ciò che non va assolutamente bene è vedere un ragazzo che è evidentemente abituato ad avere poca considerazione dell’animale, probabilmente non solo di quelli da reddito, una così poca considerazione della vita, delle specie, ed è altrettanto triste sentire gli altri ragazzi ridere e non intervenire per fermare o denunciare quanto stava accadendo».
«Se a tanti di voi questa sembra una bravata, per la legge italiana è reato (articolo 544 ter del codice penale). Una cosa altrettanto grave è che sia avvenuto in una scuola, scuola che speriamo voglia con noi condannare severamente il gesto, se è vero che la scuola è l’istituzione destinata all’educazione, alla socializzazione, alla crescita intellettuale ma anche etica, morale e civica dei nostri ragazzi. Non resteremo mai indifferenti a queste scene – conclude la sezione locale dell’associazione animalista – perché ogni vita, ogni essere vivente merita rispetto, e ogni reato di conseguenza deve essere punito».
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