Le conseguenze del bivacco notturno lungo la scalinata che porta a Corso Umberto I
3 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Schiamazzi notturni, musica ad alto volume anche fino alle 3.00, bottiglie di vetri in frantumi e quelle di plastica abbandonate per terra, così come i cartoni della pizza, quando non vengono puliti dal servizio della nettezza urbana.
Una scena che si ripete ogni sera ormai da diversi mesi e che ha avuto una sospensione soltanto in occasione del lockdown. Ma con il “liberi tutti”, la situazione è tornata ante pandemia: «Sono stati i tre mesi più tranquilli degli ultimi tempi», commenta sconsolato un abitante della zona.
Ha perso ormai il sonno e con lui altri residenti dei palazzi limitrofi alla caratteristica scalinata che congiunge via San Francesco con Corso Umberto I, costeggiando lo Sporting Club, nel pieno centro storico del capoluogo.
Questo per colpa dei ragazzini – sovente anche a gruppi di 20 persone – che, racconta, «bivaccano fino a tarda notte sia sui gradini che nel piazzale». Domandiamo se si tratti di schiamazzi: «Fossero solo questi magari non sarebbe un grosso problema, ma qui assistiamo a scene di assoluta inciviltà: cantano, mettono musica con i cellulari ad alto volume, a volte si bisticciano magari per dell’eccessivo uso di bevande alcoliche. Noi siamo davvero esasperati perché questa precisa area della città ad una certa ora diventa “terra di nessuno”».
All’interessato si affiancano altre persone che ricordano di aver più volte sollecitato le forze dell’ordine ad effettuare dei controlli maggiori nella zona ma senza risultato: «Le forze dell’ordine, da noi contattate in diverse occasioni, giungono sul posto, prendono le generalità e vanno via, con queste orde incontrollate di ragazzini che continuano a fare i loro comodi come se nulla fosse, contando magari sul fatto di sentirsi intoccabili per via della giovane età. E, al momento, purtroppo, i fatti sembrano dare loro ragione».
In effetti, individuarli, se non si va diretti sul posto, è realmente difficile in quanto il piazzale nel quale questi ragazzi si radunano è posto esattamente a metà della scalinata lontano da occhi indiscreti, e quindi anche da quelli di Polizia, Gdf e Carabinieri, sia da via Fortunato che ancor di più da Corso Umberto: «E in questo modo possono fare ciò che vogliono senza che qualcuno dica loro qualcosa o li fermi – afferma un altro abitante della zona – Ma c’è di più, quando abbiamo provato a dire loro che il comportamento che avevano adottato era irrispettoso perché c’è gente anche anziana che dimora nei palazzi e che non riesce a dormire, siamo stati insultati. Non hanno il benché minimo rispetto, anche le norme basilari dell’educazione. Ma i genitori cosa hanno insegnato loro fino ad oggi?».
Stante, pertanto, la situazione attuale, i residenti dei palazzi che costeggiano la scalinata hanno deciso di passare alle vie di fatto, manifestando l’intenzione da un lato di rivolgersi al prefetto Roberta Lulli e poi di sporgere formale denuncia alle forze dell’ordine: «C’è chi pensa che sia una questione di poco conto ma bisogna passarci per comprendere appieno che non è così. Non poter dormire la notte per colpa di altri è davvero fastidioso».
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