Il Comune di Filogaso
2 minuti per la letturaFILOGASO (VV) – Sono passati quattro anni dalla scomparsa di Giuseppe Iozzo e l’Amministrazione comunale guidata da Massimo Trimmeliti lo ha voluto ricordare pubblicamente.
Iozzo era scomparso dal centro nella valle dell’Angitola, il 2 luglio del 2017 e da allora nessuno ha avuto più notizie, né i propri compaesani né i familiari che vivono nel Nord Italia.
Di lui si era occupata anche la trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” e le ricerche da parte di volontari e Arma dei carabinieri non hanno avuto i risultati sperati. È come se Iozzo sia stato inghiottito dalla terra. Non si è trovato nulla, nemmeno un indizio per capire che fine avesse fatto.
L’ultimo avvistamento, avvenuto il primo luglio del 2017, secondo alcuni testimoni si riferiva a una passeggiata che lo stesso Iozzo voleva fare per raccoglier un po’ di origano e per questo le ricerche si sono concentrate nella Valle del Mesima. Stesso discorso nel bosco Fellà, ma niente.
Sono tante le ipotesi per gli investigatori, compreso un malore che lo avrebbe potuto colpire e l’essere divorato da animali selvatici, ma nelle ricerche non sono stati trovati tracce di indumenti né altri indizi.
L’Amministrazione comunale era stata la prima a muoversi per le ricerche, con il sindaco Trimmeliti che si era impegnato in prima persona per avviare le ricerche del caso e per dimostrare la vicinanza ai familiari. Il 12 dicembre del 2019, il Comune aveva aderito all’iniziativa nazionale del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse che invitava i prefetti a sensibilizzare le amministrazioni comunali per illuminare di colore verde “speranza” le sedi municipali o altri luoghi caratterizzanti la vita cittadina, quale gesto simbolico di vicinanza alle famiglie degli scomparsi. Filogaso aderì illuminando il gazebo in piazza Sant’Agata proprio per ricordare Giuseppe Iozzo.
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