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La spazzatura non raccolta

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VIBO VALENTIA – «E’ possibile pagare 1.600 euro per soli otto mesi quando nessuno viene a ritirare la spazzatura per giorni?».

È la domanda, retorica, che si pone Ivan Scigliano, giovane e dinamico chef dell’agriturismo “Le quattro Stagioni”, sito nella frazione Longobardi, di Vibo Valentia, alle prese, come molti altri suoi colleghi, ma anche cittadini comuni, col problema dell’immondizia che, afferma, «sta iniziando a crearci forti disagi tanto a costringerci a realizzare una nostra isola ecologica. Questo perché la raccolta è ferma da giorni e la spazzatura si accumula inesorabilmente», portando in dote gli immancabili poco piacevoli maleodori che possono rappresentare un danni d’immagine per l’imprenditore con la passione viscerale per la cucina che l’ha portato ad aprire questo locale incantevole affacciato sul Golfo di Sant’Eufemia.

Le rimostranze di Scigliano sono rivolte sia all’esecutivo Comune che all’azienda Dusty, titolare del servizio. Verso il primo, entrato in carica da qualche giorno, il ristoratore rivolge l’invito fermo e deciso dare seguito a quanto affermato, in particolare dal primo cittadino Maria Limardo, sull’azione massiccia per il ripristino e il mantenimento del decoro urbano; alla seconda, invece, l’intimazione, facendo ricorso al proprio legale di fiducia, a svolgere correttamente la raccolta dei rifiuti.

Scigliano, come molti altri, si trovano nella posizione di vittime di una forte contrapposizione tra il neo primo cittadino e la società catanese, col l’amministratore di palazzo Luigi Razza che sta valutando, dopo «il fallimento di ogni tentativo di accordo», una procedura in danno verso la ditta stessa: «E intanto – aggiunge amaramente il giovane imprenditore originario di Soriano – ad andare di mezzo siamo noi, e in questo caso la mia attività che si vede tra l’altro recapitare la tassa sulla spazzatura di ben 1.600 euro quando il risultato è questo. Una doppia beffa».

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