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Francesco Vangeli con i fratelli e la sorella

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VIBO VALENTIA – Oggi avrebbe compiuto 26 anni. Era un fiore che stava per sbocciare. Che aveva il diritto di aprirsi al futuro, di germogliare, mettere radici profonde e spargere altri semi sul terreno. E invece una maledetta mano ne ha reciso lo stelo. Compiendo l’atto più atroce che esista al mondo, svuotando l’umanità di ogni significato.

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Francesco Vangeli (foto in basso) oggi avrebbe spento 26 candeline, assieme alla sua amata famiglia, ai suoi amici, coccolato dall’adorata mamma Elsa. Una madre che non ha più lacrime per piangere. Perché quando ti strappano dal cuore il bene più prezioso (un figlio) la ragione viene offuscata dal dolore, da uno strazio senza confini che non si riesce a lenire. In nessun modo. Oggi a Scaliti ci sarebbe stata una grande festa.

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francesco vangeli

Francesco avrebbe illuminato tutti con il suo sorriso contagioso, avrebbe scherzato come sempre, magari scanzonato i genitori, sarebbe uscito con gli amici. Insomma, trascorso una bella e serena giornata. Invece, niente. Per la prima volta in 26 anni, per la famiglia Vangeli il 22 novembre sarà una giornata di angoscia. Di lutto.

“Caro fratello – scrive Marco – ricordo i compleanni precedenti sia il mio che il tuo, e quante volte ci siamo arrivati litigati! Ma nonostante tutto, il 7 ed il 22 io e te ci facevamo sempre gli auguri, e per me non c’era cosa più bella, perché la vera unità era quella. Nonostante tutto sempre fratelli, a guardarci le spalle l’un l’altro. Mi manchi tanto, mi manca prenderti in giro, mi mancano le tue cazzate, i tuoi scherzi, quando prendevamo in giro mamma e papà, io trovavo i nomignoli e tu li chiamavi! Mi manca tutto Franco. Ma la cosa più difficile è pensare che non succederà più tutto questo. Nessuno deve credersi così superiore da poter decidere di stroncare un’altra vita. Non credo ci sia dolore più grande. Vorrei poterti dire così tante cose e non posso. Allora me ne sto il silenzio e ti penso. E spero che non sia poi così lontano il giorno in cui ci riabbracceremo. Tanti auguri fratello. Adesso che sei dovunque sei spero ti arrivi il mio pensiero. Ti voglio bene”.

E il piccolo Federico: “Fratello mio, oggi più che mai voglio rivolgere un pensiero speciale a te. Ovunque tu sia buon compleanno fratellone mio. Ti hanno portato via ma noi faremo di tutto per riaverti caro fratello perché tu per me sarai sempre il mio fratello maggiore, il mio punto di riferimento. Anche se non ci sei fisicamente basta che guardo nel mio cuore, là ci sarai sempre”.

Mentre la sorella Mariangela aggiunge: “Fratello mio, oggi il mio primo pensiero è rivolto a te, al tuo sorriso pieno di gioia, alla tua giovinezza spezzata e alla tua voglia di vivere. Mi manchi oggi più che mai. Spero di rivederti con il sorriso almeno per un’ultima volta”. Ancora un appello, invece, da mamma Elsa: “Mi manca tutto di te. Tantissimi auguri amore mio buon compleanno. A chi ha una conoscenza dico: ridatemi mio figlio, è mio”.

Un altro bellissimo ricordo è quello dell’amico Domenico Lagadari: “Caro Francesco è difficile pensare cercare di credere che tu non ci sei, pensare che le nostre chiacchierate siano rimaste a metà, le tue prese in giro per la sigaretta elettronica e tante altre cose, il tuo sorriso, i tuoi scherzi telefonici e il tuo modo di essere unico. Sei sempre stato un ragazzo solare, semplice e sorridente. Sapevi portare allegria. Sono certo che ovunque tu sia ci stai guardando e sicuramente conoscendoti ci starai prendendo in giro a modo tuo con quella vocina modificata o qualche imitazione. Io ti ricorderò per sempre così”.

E infine l’intervento di Libera: “Buon compleanno Francesco, oggi avresti compiuto 26 anni. Diciamo “avresti” perché di Francesco non si hanno notizie da più di un mese ed oggi non potrà festeggiare tra l’affetto e l’amore della sua famiglia. È surreale che, ai giorni nostri, un ragazzo di 26 anni possa sparire nel nulla perché in Calabria, nella nostra provincia, non si possa vivere liberamente i propri luoghi, le proprie vite e si debba rimanere legati alle resistenti corde della paura. Ancor più surreale è lasciare una famiglia intera nell’oblio del non sapere dove sia Francesco e perché non si riesca a trovare, nonostante le persistenti ricerche. Noi siamo convinti che le autorità tutte stiano facendo grandi sforzi per dare al più presto una risposta alle tante incertezze di questa storia. Buon compleanno Francesco, non era questo il futuro che ti aspettava, ma ti promettiamo che staremo vicini ai tuoi cari e che lotteremo sempre affinché tu abbia verità e giustizia”.

E speriamo che almeno per una volta la giustizia sia di questo mondo.

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