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Il fermo dei responsabili dell'omicidio

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VIBO VALENTIA – Torna in libertà e senza alcuna misura, Michele Ripepi, il 18enne coinvolto nell’indagine per l’omicidio del padre, Massimo, avvenuto domenica 21 ottobre, commesso, secondo l’accusa, dal cognato 48enne Giuseppe Carnevale, a Piscopo (LEGGI LA NOTIZIA).

LEGGI LA NOTIZIA DEI DUE FERMI

 

Il gip Graziamaria Monaco, in accoglimento delle istanze di analogo contenuto formulate in data odierna dall’avvocato Adele Manno, legale del giovane, e dal Pubblico Ministero, Roberto Caputo, ha infatti disposto l’immediata liberazione del 18enne per il quale il concorso in omicidio è stato riqualificato in favoreggiamento personale. Il fermo non era stato convalidato, ma il giudice aveva disposto il carcere per Giuseppe Carnevale e i domiciliari per il diciottenne (LEGGI).

L’articolo 273 del codice di precedura penale prevede che in presenza di una causa di non punibilità non possa essere applicata alcuna misura coercitiva e così Michele Ripepi, al quale il gip aveva già concesso gli arresti domiciliari, è tornato in libertà.

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