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VIBO VALENTIA – Il primo, importante, round sul ring della giustizia amministrativa se l’è aggiudicato l’azienda “La Rada Srl” e la “Gramaca Srl” che ha ottenuto dal Tar di Catanzaro la sospensiva di tutte le ordinanze emesse dal Comune aventi ad oggetto una serie di presunte infrazioni di natura edilizia alla struttura – una delle più rinomate non solo del panorama vibonese – sita a Vibo Marina.
Sulla stessa incombevano due ordinanze: una a firma del dirigente del settore Urbanistica Michele Fratino, l’altra sottoscritta dalla dirigente Adriana Teti a seguito di una serie di verifiche effettuate dalla Polizia municipale.Una vicenda che aveva particolarmente interessato l’opinione pubblica vibonese con riflessi anche sulla politica locale. Il provvedimento era dovuto alla fusione di due corpi di fabbrica in violazione, come detto, delle norme in materia di edilizia, urbanistica ed igienico sanitaria, con le indagini scattate a seguito dell’esposto presentato da un operatore turistico della zona.
Il noto Lido-ristorante sul mare, rischiava quindi la chiusura dell’attività. “La Rada Srl”, guidata dall’amministratore unico Giuseppe Cascasi, unitamente alla “Gramaca”, aveva presentato ricorso alla magistratura amministrativa chiedendo l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, di tutti gli atti del comune capoluogo. Il Comune, affidandosi al legale dell’ente Maristella Paolì, aveva però deciso di costituirsi nel giudizio contro la Srl. E lo stesso avevano fatto, tra gli altri, i ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e quello delle Finanze e di Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, la Prefettura.
Le società ricorrenti hanno fatto leva su una serie una serie di argomentazioni tecniche e giuridiche, oltre che sull’osservanza del Piano spiaggia, puntava – attraverso le argomentazioni esposte dall’avvocato Alessio Colistra – a smontare le tesi dell’ente e quindi ad ottenere l’annullamento dei provvedimenti nati a seguito di un esposto presentato da un operatore turistico di Vibo Marina. Ieri si è svolta l’udienza e oggi è stata emessa l’ordinanza del Tar che sospende ogni provvedimento amministrativo nei confronti della rinomata struttura – in attesa di entrare nel merito (l’udienza sarà discussa a marzo del 2019) – che, così, potrà tornare a risistemare tutte le attrezzature che aveva dovuto rimuovere nel frattempo.
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