L'auto devastata dall'esplosione
1 minuto per la letturaLIMBADI (VIBO VALENTIA) – Un boato, alle 15,15, ha letteralmente scosso il comune del Vibonese. Una vettura, una Ford Fiesta, è esplosa in località Cervolaro uccidendo Matteo Vinci, 42, di Limbadi, e ferendo gravemente il padre Francesco, 75 anni. Gli accertamenti successivi hanno permesso di stabilire che si tratta di un attentato che ha fatto esplodere l’auto su cui viaggiavano i due.
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La vittima era un informatore farmaceutico e si era candidato alle scorse elezioni comunali. Sul posto sono intervenuti, tra gli altri, il questore di Vibo Valentia, i carabinieri del gruppo “Cacciatori di Calabria” e il medico legale Katiuscia Bisogni. Sono in corso ulteriori accertamenti.
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Il prefetto di Vibo Valentia, Guido Longo, ha convocato d’urgenza il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per fare il punto sulle indagini sullo scoppio dell’auto. Anche se mancano conferme ufficiali e definitive, per le quali si attende la conclusione degli accertamenti tecnici che sono in corso, quella che a provocare lo scoppio dell’auto sulla quale viaggiavano Matteo Vinci ed il padre sia stato un ordigno é un’ipotesi concreta.
Si è appreso, tra l’altro, che Matteo Vinci, in passato, era rimasto vittima di un tentato omicidio. A suo carico, comunque, non risultano precedenti penali per mafia, nè risulta che la vittima fosse legata ad ambienti della criminalità organizzata.
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