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Alex Orfei

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La famiglia della vittima: «Accettiamo il verdetto ma 15 anni sono moralmente inaccettabili» 

VIBO VALENTIA – Il gup Gabriella Lupoli ha condannato a 15 anni e sei mesi di reclusione Alex Orfei, 32enne titolare dell’omonimo circo, per l’omicidio di Werner De Bianchi, 37 anni, avvenuto il 12 agosto scorso a Santa Domenica di Ricadi al culmine di un’aggressione subita dalla vittima ad opera dell’imputato unitamente ad altre tre persone, tre romeni che lavoravano per quest’ultimo. 

Il pm aveva chiesto la condanna a 30 anni di carcere per Orfei, e lo stesso aveva l’avvocato di parte civile, mentre la difesa aveva provato a dimostrare che si trattava di omicidio preterintenzionale e che non vi fosse l’aggravante della premeditazione. Per quanto concerne il primo aspetto, il giudice ha ritenuto invece sussistente la volontarietà del delitto mentre per il secondo ha accolto la tesi difensiva sostenuta dall’avvocato Salvatore Staiano, comminando per l’imputato una pena di 15 anni e sei mesi di reclusione. «Prendiamo atto della condanna – ha affermato l’avvocato Riccardo Rosa, in rappresentanza della famiglia di De Bianchi – in ordine al riconoscimento della volontà omicidiaria ma riteniamo la stessa, sotto il profilo dell’entità della pena, moralmente inaccettabile. Aspettiamo comunque le motivazioni».

Werner De Bianchi, nel corso di un’aggressione ad opera, secondo l’accusa, dei quattro indagati, fu colpito da un fendente all’addome. Subito soccorso e trasportato nel vicino ospedale di Tropea, venne sottoposto ad un intervento chirurgico ma il quadro clinico era ormai compromesso ed infatti poche ore dopo l’uomo morì. Alla base della lite e del successivo accoltellamento ci sarebbero dissidi legati a rancori per un vecchio debito non saldato e per una serie di insulti che i due si sarebbero rovesciati addosso da tempo.

De Bianchi e Orfei, appartenenti a due circhi diversi entrambi impegnati in Calabria in quel periodo, si sarebbero incontrati per un chiarimento poi degenerato mortalmente. Prima del decesso, però, la vittima era riuscita a indicare l’imputato quale responsabile dell’accoltellamento. 

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