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Sei in tutto, compresa quella storica di via Argentaria
VIBO VALENTIA – Sedi pignorate. Una vera batosta per il Partito democratico che si vede notificare l’atto per le sedi storiche, a livello nazionale come locale. Sono gli effetti delle dell’azione giudiziaria intrapresa presso i vari Tribunali italiani – compreso quello di Vibo Valentia – da Unicredit Spa (la società bancaria aderente al fondo di tutela dei depositi e a quello nazionale di Garanzia), e per essa, quale mandataria, da DoBank Spa che risulta essere creditrice nei confronti dei Democratici di sinistra (Direzione nazionale) della somma di quasi 30 milioni di euro oltre agli interessi.
Ciò in forza dell’atto di precetto notificato il 5 giugno di quest’anno, a seguito del decreto ingiuntivo del 2011”, dal Tribunale civile di Roma. In buona sostanza, il pignoramento immobiliare è rivolto contro i Democratici di sinistra – adesso Partito Democratico – o meglio contro quelle che erano le loro proprietà comprese quelle vibonesi come ad esempio quella storica ubicata al primo piano di via Argentaria. Ma anche altre location, nella provincia, sono soggette alla stessa sorte. E tra poco vedremo quali.
Facendo un passo indietro, la presa di posizione dell’istituto creditizio è stata dettata dal fatto che nulla di quanto precettato è stato pagato dai Ds in termini di legge. Pertanto Unicredit ha fatto valere i propri diritti ed interessi a sottoporre ad esecuzione forzata per espropriazione, con le relative accessioni, pertinenze e frutti, gli immobili di piena esclusività del partito di centrosinistra. E per quanto concerne il nostro territorio, il Tribunale civile di Vibo Valentia ne ha individuate, oltre quella del capoluogo, altre cinque. La più importante è, come detto, quella di via Argentaria che comprende un appartamento di 6 vani e di categoria catastale A/3; la seconda e la terza sono invece ubicate nel comune di San Costantino Calabro in via Giuseppe Garibaldi in cui vi è un locale di 19 metri quadri (Categoria catastale c/1) e in via Francesco Fiorentino: un appartamento al primo piano di 8,5 vani (categoria catastale A/3). La quarta sede pignorata è sita nel comune di Sant’Onofrio in via Roma, anche in questo caso un alloggio al pianterreno e al primo piano con 3,5 vani (Categoria Catastale A/4); le ultime due sono nel comune di Arena: la prima in via 4 Novembre e comprende un appartamento al piano terra composto da due vani (Categoria catastale A/6) e la seconda in via Generale Filardo, al primo piano di 2,5 vani (Categoria catastale a/3). L’atto di pignoramento è già esecutivo anche se c’è da precisare che, almeno al momento, il partito ha ancora la disponibilità dei propri locali.
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