Uno scorcio del mare di Capo Vaticano
1 minuto per la letturaTROPEA – Quando le vacanze appaiono “facili” la truffa è sempre dietro l’angolo. Ne sa qualcosa quella famiglia di Mantova arrivata a ridosso di Ferragosto a Ricadi convinta che ci fosse quell’alloggio che aveva prenotato e per il quale aveva versato la caparra di 200 euro (a fronte di un totale di 500 euro, prezzi impensabili per Capo Vaticano in questo periodo).
Ne sanno, adesso, qualcosa, anche altre persone, addirittura ben cinque nuclei familiari, raggirate alla bell’è meglio da un fantomatico impresario. Con l’epilogo sempre lo stesso: turisti imbufaliti e denuncia alle forze dell’ordine. Quest’ultimo episodio si è verificato proprio nella “Perla del Tirreno”, in questi giorni, in particolare, letteralmente presa d’assalto dai villeggianti, dove circa venti vacanzieri provenienti da Roma e provincia, sono arrivati, ieri mattina in città con l’intenzione di godersi le agognate ferie a cavallo del 15 di agosto, tra un bagno e una mangiata a base di prodotti tipici locali.
Il problema è sorto nel momento in cui della serie di alloggi prenotata non v’era nessuna traccia. La persona con la quale si erano messi in contatto via internet e alla quale avevano versato il bonifico come caparra era svanita nel nulla. Non solo, il padrone che avrebbe dovuto fittare gli appartamenti non sapeva nulla, letteralmente caduto dalle nuvole.
Soltanto allora la comitiva si è accorta del bluff. A questo punto, schiumanti rabbia, i turisti romani si sono rivolti alla polizia della cittadina costiera per denunciare l’accaduto e, subito dopo, far mestamente rientro a casa. Una delusione soprattutto per i poveri piccoli che già assaporavano di giocare tra le onde del mare cristallino della “Perla del Tirreno”. La truffa corre, dunque, sempre più sul web, ma sono certi prezzi – che ai più fanno ritenere di aver fatto l’affare dell’anno – a dover far scattare il sospetto.
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