L'ospedale di VIbo
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Già lo scorso aprile era riuscito a scampare alla morte. Ieri notte, un nuovo agguato nei suoi confronti ma, per sua fortuna, con lo stesso esito del precedente. E la tensione resta elevata nelle Preserre vibonesi, in particolare a Sorianello che il 21 giugno scorso ha visto l’omicidio di Salvatore Inzillo, 46enne del luogo (LEGGI LA NOTIZIA).
Ha avuto sorte decisamente migliore, invece, Giovanni Nesci, 27 anni, compaesano della vittima, che ieri sera, dopo le 23, mentre si trovava a piedi in una viuzza di Sorianello, insieme al fratello di 12 anni, peraltro affetto dalla sindrome di down, è stato fatto oggetto di almeno quattro colpi di arma da fuoco, presumibilmente pistola che hanno finito col ferire sia lui che il congiunto. Subito soccorsi, i due sono stati trasportati all’ospedale di Vibo Valentia dove sono stati operati nel corso della notte.
LEGGI DEL PRIMO AGGUATO DELLO SCORSO APRILE
L’intervento è perfettamente riuscito ed i due fratelli sono fuori pericolo, con la prognosi di circa 20 giorni. Sul posto dell’agguato per i rilievi e le indagini si è portata la polizia del commissariato guidata dal dirigente Valerio La Pietra. Nesci, che in passato, era stato condannato con l’accusa di tentata estorsione, il 2 aprile scorso era stato fatto oggetto di un altro agguato mentre si trovava a bordo della sua auto. L’episodio della scorsa notte si inserisce, secondo gli investigatori, nella faida in atto da almeno tre anni, nel vasto territorio delle Preserre che ha mietuto numerose vittime, per lo più giovani ritenute appartenenti alle fazioni che stanno cercando di conquistare la supremazia criminale nella zona.
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