L'unione civile di Luciano e Maurizio
RICADI – Il territorio è lo stesso ma l’esito è stato decisamente diverso. Loro si chiamano Luciano e Maurizio e si sono uniti civilmente sulla splendida spiaggia di Baia di Riaci. (LEGGI LA NOTIZIA)
Una cerimonia officiata dal sindaco Giulia Russo che ha fatto del comune costiero il secondo, dopo Pizzo, a celebrare un simile evento.
Tutto il contrario di quanto avvenuto, poche settimane dopo, ad un’altra coppia omosessuale che si è vista negare la possibilità di trascorrere qualche giorno di vacanza presso una struttura ricettiva della zona (LEGGI LA NOTIZIA).
Due giovani non graditi per le loro tendenze sessuali da parte del proprietario che in un messaggio via Whatsapp ha evidenziato loro la decisione di “non accettare gay e animali”, utilizzando un termine di paragone che ai più ha ricordato le frasi esposte sulle vetrine dei negozi nel periodo nazifascista (vietato l’ingresso ai cani e agli ebrei).
LEGGI DELLE POLEMICHE SCATURITE SULL’ACCADUTO
Una vicenda, quest’ultima, che ha valicato i confini regionali arrivando anche alle orecchie di Luciano e Maurizio, tra l’altro conterranei di questa coppia che, contattando la nostra redazione, hanno voluto invece evidenziare come a Ricadi ci sia gente tollerante, rimarcando «l’estrema disponibilità e professionalità da parte del sindaco Giulia Russo e da tutta l’amministrazione comunale di Ricadi (uff.Anagrafe/Stato Civile) sia nei giorni precedenti all’Unione che in quelli seguenti. Adoriamo la Calabria e la sua popolazione ed ormai da più di 10 anni frequentiamo queste zone, sia in estate che in inverno. L’accoglienza è stata sempre delle migliori ed a dimostrazione che in Calabria le diversità non esistono: per questo abbiamo scelto la magnifica cornice della cittadina calabrese per festeggiare la nostra unione. Purtroppo, ogni mondo è paese e questo caso isolato, si sarebbe potuto verificare in qualsiasi altro Paese che si può definire civile. Ancora grazie per tutto», la conclusione dei due novelli sposi.
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