Francesco Prestia Lamberti
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Resta in carcere, Alex Pititto, il 15enne accusato dell’omicidio dell’amico e coetaneo Francesco Prestia Lamberti, avvenuto la sera di lunedì scorso nelle campagne di Mileto a colpi di pistola (LEGGI IL FATTO).
Il minorenne, assistito dagli avvocati Giuseppe Monteleone e Gianfranco Giunta è comparso questa mattina davanti al gip del Tribunale dei Minori, Garcea, per la convalida ma si è avvalso della facoltà di non rispondere ha risposto alle domande formulate dal magistrato il quale ha successivamente emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del minorenne.
Nel frattempo, questo pomeriggio alle 16, nella Cattedrale di Mileto, sono in programma i funerali della vittima uccisa con un colpo alla nuca ed uno alla parete addominale esplosi da una distanza di oltre un metro (LEGGI L’ESITO DELL’AUTOPSIA).
Intanto, la Procura di Vibo guidata da Bruno Giordano avrebbe aperto un fascicolo d’indagine parallelo a quello della procura minorile in quanto ipotizza il coinvolgimento di soggetti maggiorenni nella vicenda. E resta, infatti, sempre al vaglio la versione fornita dal 19enne D.E. ai carabinieri a 24 ore dal delitto. Il giovane, ritenuto colui il quale ha accompagnato i tre sul luogo in cui poi è stato ritrovato il corpo di Prestia Lamberti, ha raccontato alcune circostanze che però non sembrano aver convinto gli inquirenti. In particolare avrebbe riferito di essere stato minacciato dal presunto assassino che voleva lo conducesse nella zona isolata insieme alla vittima.
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DI FRANCESCO PRESTIA LAMBERTI
Ad ogni modo, per il momento, nei suoi confronti non sono stati adottati provvedimenti e lo stesso è completamente libero. Molti sono ancora gli aspetti della tragica vicenda da chiarire, come quello del cadavere del 15enne rinvenuto con le mani in tasca, circostanza strana considerando le regioni del corpo attinte dai colpi e una possibile reazione alla vista della pistola o anche solo la caduta al suolo.
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