La conferenza stampa del 22 aprile 2016 (foto d'archivio)
1 minuto per la letturaIl blitz era scattato lo scorso venti aprile contro la cosca Mancuso
VIBO VALENTIA – Sono stati notificati dalla Dda di Catanzaro agli 86 interessati i provvedimenti di avviso di conclusione indagini a seguito del blitz dello scorso 20 aprile contro la cosca Mancuso e le ‘ndrine satellite Accorinti, La Rosa e Il Grande, tutte attive nei comuni del litorale di Vibo Valentia (LEGGI)
Tra gli indagati nomi eccellenti del panorama criminale vibonese, e poi imprenditori, amministratori locali, colletti bianchi tra i quali il boss Pantaleone Mancuso alias «Scarpuni», Michele Cosma Mancuso, Nino Accorinti, Carmelo Il Grande, e poi amministratori del Comune di Briatico come l’ex sindaco Francesco Prestia, l’assessore e vicesindaco Domenico Marzano, l’attuale presidente della Provincia di Vibo Valentia e sindaco di Briatico Andrea Niglia (all’epoca dei fatti consigliere di minoranza ma già in passato primo cittadino del centro costiero), e ancora Francesco Crigna, al tempo vice sindaco del Comune di Parghelia.
Indagato anche Domenico Grillo, dipendente civile del Dipartimento Marittimo della Capitaneria di porto di Vibo Marina e Aldo Gallucci dipendente della Capitaneria di Porto di Vibo Marina. E ancora imprenditori come Lello Fusca, per anni impegnato nel settore edile, e Giuseppe Lopreiato, titolare di un noto ristorante a Vibo Marina.
Tra inchieste dei pm antimafia Camillo Falvo e Pierpaolo Bruni, confluite in un unico filone, avevano portato al blitz con il coinvolgimento di 89 persone per associazione mafiosa, armi, estorsioni, appalti truccati, usura, danneggiamenti ed altro ancora il tutto con l’aggravante delle modalità mafiose.
COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA