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Nicola Bonavota

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SANT’ONOFRIO (VIBO VALENTIA) – Mentre tra Roma e Vibo Valentia si sono tenuti gli interrogatori davanti ai giudici per le indagini preliminari tesi alla convalida o meno dei fermi (LEGGI LA NOTIZIA SULLE DECISIONI DEI GIP NELL’OPERAZIONE CONQUISTA) a Sant’Onofrio presso la stazione dei carabinieri si è costituito l’ultimo presunto esponente del clan dei Bonavota che era sfuggito al blitz degli scorsi giorni (LEGGI LA NOTIZIA), Nicola Bonavota.

Bonavota era destinatario, come gli altri cinque suoi presunti sodali, di un fermo di indiziato di delitto ed era irreperibile dal 14 dicembre proprio quando era sfuggito all’esecuzione del provvedimento emesso nell’ambito dell’operazione “Conquista” della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro.

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Bonavota, che dopo le formalità di rito sarà condotto nel carcere di Vibo Valentia, era riuscito a sfuggire al blitz dei carabinieri del Comando provinciale di Vibo Valentia di mercoledì scorso che aveva portato all’esecuzione di cinque fermi con l’accusa di omicidio, detenzione di armi, tentata estorsione, danneggiamento.

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Come accennato ieri, sabato 17 dicembre, si sono svolti gli interrogatori dei gip con le convalide o meno dei fermi, in quest’ambito si è registrata la scarcerazione, disposta dal gip di Roma di Pasquale Bonavota, fratello di Nicola e ritenuto dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro il capo dell’omonimo clan, mentre rimangono in carcere l’altro fratello del presunto boss, Domenico considerato il capo dell’ala militare del clan, Giuseppe Lopreiato, Onofrio Barbieri e Domenico Febbraro.

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