La sede della Provincia di Vibo Valentia
1 minuto per la letturaVIBO VALENTIA – Nando Cavallaro è un non vedente di Dinami (Vibo Valentia) che, a causa di una grave malattia, nel 2010, ha perso la vista. Attualmente frequenta l’Istituto tecnico regionale “Ardizzone-Gioeni” di Catania allo scopo di ottenere l’attestato formativo di operatore segretariale amministrativo (centralinista).
Eppure, per le problematiche e difficoltà che riguardano l’Ente provincia vibonese, da anni in preda di una drammatica crisi finanziaria e che non è in grado di pagare le rette all’istituto siciliano, Cavallaro rischia di non poter completare gli studi e di non potere acquisire un titolo di studio che gli consentirebbe di poter trovare un posto di lavoro.
Da quando è diventato non vedente Cavallaro, che ha 46 anni, è stato costretto a trasferirsi a Catania dal momento che istituti come quello che frequenta in Calabria non ce ne sono. Esistono, oltre che nella città etnea, solo a Roma, Napoli, Bologna e Trieste.
«Il pagamento delle rette per poter frequentare i corsi, in ossequio alla legge sul diritto allo studio che costituzionalmente va garantito a tutti – lamenta Cavallaro – spetta alla Provincia di Vibo Valentia, ente che, come sappiamo, dopo il commissariamento, attraversa un periodo di forte precarietà e non è in grado di onorare i pagamenti. Attualmente è stata liquidata solo l’annualità 2012-2013. Quella relativa al periodo 2011-2012 è scoperta, mentre l’annualità 2013-2014 l’ho dovuta pagare di tasca mia. Alla Provincia di Vibo Valentia inadempiente dovrebbe subentrare la Regione, ma nemmeno il massimo ente calabrese sembra voler dare ascolto alle mie richieste».
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