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TROPEA (VIBO VALENTIA) – Un uomo di 36 anni, Werner De Bianchi, è morto dopo essere stato accoltellato, per ragioni al vaglio degli inquirenti, nel corso della serata di ieri, venerdì 12 agosto, a Santa Maria di Ricadi in provincia di Vibo Valentia.
Nel corso delle ore immediatamente successive all’accaduto è stato arrestato il presunto autore dell’omicidio. Si tratta di Alex Orfei (in basso le scioccanti frasi pubblicate su Facebook), di 31 anni, artista circense, il cui circo è attualmente in località Gesuini della cittadina tirrenica nota per ospitare il promontorio di Capo Vaticano. Orfei è stato arrestato dagli agenti della Squadra mobile di Vibo Valentia e del posto fisso di Polizia di Tropea.
Werner De Bianchi, è stato colpito dal fendente mentre si trovava nello spiazzo antistante un supermercato, è stato immediatamente soccorso e trasportato nel vicino ospedale di Tropea dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico il cui esito, però, non è stato quello atteso. L’uomo, infatti, è deceduto nella notte. Alla base della lite e del successivo accoltellamento ci sarebbero dissidi legati a vecchi rancori per un vecchio debito non saldato e per una serie di insulti che i due si sarebbero rovesciati addosso da tempo. De Bianchi e Orfei, appartenenti a due circhi diversi entrambi attualmente impegnati in Calabria, secondo quanto emerso dai primi accertamenti, si sarebbero incontrati per un chiarimento che poi sarebbe degenerato fino all’accoltellamento mortale.
Prima della morte, però, la vittima è riuscita a indicare Alex Orfei, ha chiarito il capo della Squadra Mobile, Tito Cicero. Secondo quanto emerso dalle indagini, e sulla base delle indicazioni della vittima, all’aggressione avrebbero partecipato altre persone la cui posizione è al vaglio degli investigatori.
De Bianchi, lavorava in un altro circo attualmente a Castrovillari (Cosenza). La lite è quindi degenerata e, sempre secondo l’indicazione della vittima, Alex Orfei gli avrebbe sferrato la coltellata che, per la violenza del colpo ha fatto spezzare la lama dell’arma estratta nella nottata dai sanitari dell’ospedale di Vibo Valentia dove De Bianchi è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico.
LA CONFESSIONE SHOCK DI ALEX ORFEI AFFIDATA A FACEBOOK
“E uno saccagnato… e ora tocca all’altro”. L’orario segna le 18,31 quindi circa mezz’ora dopo l’accoltellamento.
La frase è quella di Alex Orfei che aggiorna il suo status di Facebook mentre Werner De Bianchi si trova in ambulanza sospeso tra la vita e la morte con quest’ultima che purtroppo per lui alla fine avrà il sopravvento. I due, appartenenti a due circhi diversi entrambi attualmente impegnati in Calabria, si sarebbero incontrati per un chiarimento, poi degenerato. Tra i due c’erano ruggini che travalicavano il privato finendo su facebook.
In uno dei post pesanti apprezzamenti sulle preferenze sessuali delle “mogli dei fratellini De Bianchini”. Poi, nel tempo intercorso tra l’accoltellamento la frase “E uno saccagnato (accoltellato, ndr)… e ora tocca all’altro”. Frase commentata da alcune persone che evidenziavano come in uno scontro “uno contro cinque c’è poco da vantarsi”.
La famiglia Orfei nega ogni parentela con il presunto omicida
Attraverso un comunicato stampa, la famiglia Orfei afferma che per quanto riguarda il presunto assassino non c’è «nessun rapporto di parentela con Ambra Orfei, figlia di Nando Orfei o con i celebri Orfei. Abbiamo appreso con tristezza in questo momento – è scritto nella nota – della lite fra circensi. Il presunto autore dell’omicidio sarebbe Alex Orfei, 31 anni, artista circense nipote di Amedeo Orfei che non è parente, nemmeno alla lontana, dei più celebri Orfei Nando e Moira. Ed è stato più volte citato in causa per l’utilizzo del marchio Orfei»
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