Andrea Mantella
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Un vero e proprio terremoto che avrà ripercussioni su tutta la galassia criminale del Vibonese e non. Andrea Mantella si è pentito, esponente di primissimo piano della malavita locale, infatti, starebbe collaborando da settimane con la giustizia. Mantella è cognato di Pasquale Giampà (detto “Millelire”) esponente di punta dell’omonima cosca di Lamezia Terme che a sua volta aveva compiuto il salto della barricata.
Mentre un altro suo cognato, Francesco Scrugli, fu ucciso il 21 marzo del 2012 a Vibo Marina nell’ambito della sanguinosa faida tra i Patania di Stefanaconi (legati ai Mancuso) e il gruppo della “Società di Piscopio”.
La notizia già circolava da alcune settimane alimentata da tre fattori: il primo è che nell’ultimo mese e mezzo prima della sua scarcerazione, l’uomo, che il 14 giugno scorso ha scontato la sua pena di 4 anni e 8 mesi per il processo Goodfellas, si trovava, come pubblicato in esclusiva dal Quotidiano del Sud, al carcere di Rebibbia dove c’è la sezione collaboratori di giustizia mentre prima si trovava recluso nel penitenziario di Spoleto.
Da quando è uscito di carcere ha fatto praticamente perdere le proprie tracce; mesi addietro ha scritto una lettera ai familiari nella quale pare abbia manifestato l’intenzione di essere lasciato solo e affermato che loro (cioè i congiunti) si sarebbero presto vergognati di lui.
Tre indizi del fatto che Andrea Mantella si è pentito e che avrebbero trovato conferme nella giornata odierna con la conversione di colui il quale è ritenuto uno dei maggiori detentori di misteri criminali del Vibonese e oltre.
Con il suo pentimento si aprono adesso nuovi scenari che andranno ad irrobustire quelli già svelati da un altro collaboratore di giustizia, Raffaele Moscato, elemento vicino proprio a Mantella che rappresentava il vertice del gruppo emergente a Vibo, con agganci pesanti nell’Angitolano e nel lametino. Insomma, come abbiamo detto: un terremoto del decimo grado della scala criminale
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