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Nelle indagini coinvolti anche alcuni centri di assistenza che avrebbero dovuto gestire le pratiche di finanziamento in regolarità
VIBO VALENTIA – Il comando provinciale della guardia di finanza di Vibo Valentia ha effettuato 160 controlli per verificare il corretto utilizzo dei fondi comunitari in agricoltura, riscontrando numerose irregolarità.
L’ attività ha consentito di rilevare la percezione illecita di 2,2 milioni di euro di contributi e di segnalare all’autorità giudiziaria 77 soggetti responsabili, a vario titolo, dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, soppressione, distruzione e occultamento di atti veri, falsità materiale in atti pubblici.
Sono diverse le tipologie di reato riscontrate. Sono state, infatti, scoperte istanze di accesso ai contributi firmate da persone decedute; contratti di affitto di terreni in cui una delle parti contraenti è risultata deceduta in epoca antecedente alla stipula; finanziamenti ottenuti grazie all’utilizzo di falsi titoli su particelle catastali di terreni pubblici e, addirittura, finanziamenti ottenuti da soggetti sottoposti a misure di prevenzione antimafia o utilizzando terreni agricoli confiscati alla criminalità organizzata.
In diversi casi le condotte illecite rilevate sono state realizzate grazie al coinvolgimento di alcuni centri di assistenza deputati ad istruire le pratiche (tra gli indagati figurano 12 soggetti che operano, con varie qualifiche in questi centri) che, con riferimento ai contributi erogati a soggetti deceduti, hanno falsamente predisposto domande uniche di pagamento recanti date successive a quelle del decesso dei titolari delle imprese beneficiarie delle provvidenze pubbliche, mentre nei casi in cui i finanziamenti sono stati concessi su particelle pubbliche non hanno effettuato i controlli preliminari di pertinenza.
Oltre alle violazioni penali, in relazione alle quali sono state avanzate proposte di sequestro preventivo per oltre 2 milioni di euro, sono stati altresì segnalati alle autorità amministrative 32 soggetti, per violazioni amministrative quantificate in oltre 113 mila euro, ed alla Corte dei Conti 40 responsabili di danni erariali quantificati in circa 150 mila euro.
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