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Uccise il compagno della ex moglie in casa della donna, in Appello la condanna viene confermata ma la pena leggermente ridotta
di GIANLUCA PRESTIA
CATANZARO – La corte d’Assise d’Appello di Catanzaro, in riforma della sentenza di primo grado, ha condannato Antonio Carrà, 41 anni, di Nicotera per l’omicidio di Roberto La Rosa, 37 anni, suo compaesano, avvenuto a colpi di pistola il 28 settembre del 2013, nella città costiera del Vibonese.
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I giudici, accogliendo le richieste dell’avvocato Francesco Sabatino, hanno riconosciuto le attenuanti generiche infliggendo all’interessato, da tempo ai domiciliari, la pena di 12 anni e sei mesi di reclusione, mentre il Procuratore generale aveva chiesto la conferma del verdetto di primo grado. L’omicidio avvenne nell’appartamento di proprietà dell’ex moglie dell’imputato che avrebbe intrattenuto una relazione con la vittima. E proprio questo rapporto sentimentale sarebbe stato alla base dell’aggressione, prima, e del delitto, poi, nel corso della quale Carrà esplose un colpo di pistola calibro 7,65 colpendo il 37enne alla nuca.
Il giovane non morì subito, ma dopo 24 ore all’ospedale di Catanzaro mentre l’imputato si rese irreperibile per circa un mese salvo poi consegnarsi ai carabinieri. In primo grado il gup aveva condannato Carrà a 15 anni e 4 mesi al termine del processo con rito abbreviato escludendo le aggravanti.
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