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La polizia stava presidiando l’abitazione del giovane e aveva fermato alcuni acquirenti. Inutile il tentativo di disfarsi della droga
VIBO VALENTIA – Nella serata di ieri gli agenti della Squadra Mobile hanno tratto in arresto Saverio Ramondino, 24enne pregiudicato di Vibo Valentia, per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.
L’operazione ha preso il via da una prolungata attività di osservazione condotta in contrada Feudotto nei pressi dell’abitazione del giovane durante la quale il personale dell’Ufficio investigativo ha notato un insolito e sospetto andirivieni di persone che facevano ingresso nello stabile per uscirne poco dopo. Gli operatori hanno fermato due autovetture e sottoposto a controllo i rispettivi occupanti, che poco prima erano usciti dallo stabile in cui abita Ramondino dopo esservisi trattenuti pochi minuti.
Uno dei tre soggetti controllati è stato trovato in possesso di due bustine in cellophane contenenti verosimilmente canapa indiana: a precisa richiesta i tre, di età compresa tra i 22 e i 28 anni, ammettevano di essere tutti assuntori di sostanze stupefacenti e di aver poco prima acquistato le dosi dal 24enne, all’interno del suo appartamento, ma il giovane accortosi della presenza degli agenti ha lanciato dal balcone posto sul lato posteriore della palazzina una busta subito recuperata dal personale appostato. Nella busta sono stati rinvenuti sostanza stupefacente del tipo marijuana ed un bilancino di precisione.
Nel corso della perquisizione domiciliare gli uomini agli ordini del dirigente Tito Cicero e del suo vice Marco De Bartolis, col supporto dell’Unità cinofila, hanno rinvenuto un totale di circa 600 grammi di marijuana in parte già suddivisa in dosi e pronta per la cessione, una pianta di canapa indiana, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi, un biglietto manoscritto con nomi e cifre nonché banconote per un totale di 360 euro, occultate in una tazza. Per Ramondino si sono aperte le porte del carcere.
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