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I Finanzieri hanno accertato che l’impianto operava senza le necessarie autorizzazioni. Sigilli anche a 3 tonnellate di prodotto pronto per la vendita e a ben 28 tonnellate di rifiuti
VIBO VALENTIA – Ventotto tonnellate di rifiuti e tre tonnellate di prodotti sequestrati. E’ il bilancio di un’operazione della Guardia di Finanza di Vibo Valentia che ha sequestrato uno stabilimento completo, ma abusivo, per la produzione di pellet.
La struttura aveva destato il sospetto dei militari anche perché del tutto priva di insegne o altre indicazioni. Le Fiamme Gialle vibonesi hanno poi rilevato – in tre capannoni – la presenza di un vero e proprio opificio, completo di impianti, macchinari e materiali necessari per la produzione del pellet, nonché di diverse centinaia di sacchi pronti per essere utilizzati per l’imbustamento del prodotto.
I Finanzieri hanno accertato che l’impianto di produzione del pellet operava in totale assenza delle necessarie autorizzazioni previste dal Testo Unico delle norme a tutela dell’ambiente. Immediato è scattato il sequestro dei tre capannoni, peraltro costruiti abusivamente, dell’intero impianto di produzione del “pellet”, nonché di 3 tonnellate di prodotto lavorato già confezionato per la vendita e di ben 28 tonnellate di rifiuti derivanti dalla lavorazione industriale.
Il “pellet” sequestrato era prodotto con scarti di materiali legnosi, che la vigente normativa in materia ambientale considera rifiuti, che, a quanto è risultato dalle prime indagini, non sono stati sottoposti alle previste preliminari analisi di laboratorio finalizzate ad escludere la presenza di eventuali sostanze pericolose e, di conseguenza, potenzialmente nocive per la salute.
Il soggetto responsabile dell’attività è stato deferito alla locale Procura della Repubblica per i reati di abusivismo edilizio e di attività di gestione di rifiuti non autorizzata.
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