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«Qualunque piano di ridimensionamento delle postazioni di continuità assistenziale deve tenere necessariamente conto dei diritti maturati dai medici precari presenti in provincia di Vibo Valentia».

«Qualunque piano di ridimensionamento delle postazioni di continuità assistenziale deve tenere conto dei diritti maturati dai medici precari presenti nel Vibonese richiedono da parte delle istituzioni regionali la giusta considerazione, anche in una fase così delicata per la sanità calabrese come quella attuale». Lo dichiara il capogruppo di Rifondazione Comunista in Consiglio regionale, Nino De Gaetano, annunciando un’interrogazione del Prc sul tema delle guardie mediche del Vibonese. «Il servizio di continuità assistenziale nella provincia di Vibo Valentia – dichiara De Gaetano – è stato sempre organizzato e gestito puntando sui lavoratori precari. Nel 2005, per esempio, sono state messe a bando per l’assegnazione di incarichi a tempo indeterminato 22 zone carenti senza che vi sia stato, finora, alcun conferimento: nei fatti il servizio è stato garantito da lavoratori a tempo determinato che in modo continuo hanno ricoperto le postazioni di continuità assistenziale. Precari nella forma, insomma, ma non nella sostanza. Oggi, alla luce degli interventi di riordino del servizio, si rischia di aggiungere anche la beffa al danno che questi lavoratori hanno già subito sul piano dei loro diritti».

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