La bottiglia con liquido incendiabile usata per l'intimidazione
2 minuti per la letturaVIBO VALENTIA – Franco Martino torna ad essere nel mirino della criminalità. L’imprenditore edile originario di Arena è stato infatti destinatario di un nuovo messaggio intimidatorio dopo quelli fattigli recapitare a luglio del 2020 quando la sua ditta era impegnata a svolgere una serie di interventi all’allora costruenda chiesa a Pizzo.
E se in quella occasione si era trattata di una vera e propria odissea tra furti di macchinari, cartucce e bottiglie contenenti liquido infiammabile, in quest’ultima, messa in atto dai malviventi lo scorso weekend, la presenza dei malviventi si è materializzata con l’apposizione di quattro cartucce e, nuovamente, di una bottiglia di plastica con della benzina lungo la rete che delimita il cantiere realizzato all’entrata della frazione Piscopio, nel Comune di Vibo, dove l’impresa ha iniziato gli interventi di messa in sicurezza del marciapiede appena sette giorni addietro. Un appalto da appena 25mila euro commissionato dalla Provincia, ente gestore della via di comunicazione.
IL TITOLARE DELLA DITTA: “NON CI FERMERANNO”
Ieri, alla ripresa dei lavori, l’inquietante scoperta ad opera di alcuni operai che hanno immediatamente informato il titolare, il quale si è recato in questura per sporgere denuncia. Per lui, dunque, un amaro déjà vù che però non lo ha certo piegato visto che lo stesso ha dichiarato al Quotidiano la volontà «di proseguire gli interventi. Certo – aggiunge – fa specie che anche per lavori di lieve entità come questa noi imprenditori finiamo per essere oggetto delle mire dei malviventi. Ad ogni modo non è mia intenzione fermarmi pertanto termineremo l’opera nei tempi prestabiliti con la speranza che ci lascino lavorare in pace e che le forze dell’ordine ci tutelino e facciano piena luce sull’accaduto individuando i responsabili».
Pur non scartando alcuna pista, appare chiaro che quella maggiormente battuta dagli investigatori coordinati dal dirigente della Squadra Mobile, Gianni Albano sia quella legata al racket delle estorsioni.
LA SOLIDARIETÀ DEL SINDACO DI ARENA SCHINELLA
Anche il sindaco di Arena, Antonio Schinella, compaesano dell’imprenditore – che svolge questa attività da circa 20 anni – non ha nascosto la sua preoccupazione per il gesto: «Franco Martino è Un imprenditore serio e competente, uno di quelli che ci mette passione e impegno nel suo lavoro e il fatto che sia stato nuovamente oggetto di gente senza scrupoli è inquietante. Purtroppo, si tende a colpire chi cerca nel suo piccolo di fare del bene per questo martoriato territorio ma sono certo che le forze dell’ordine sapranno individuare i responsabili. A Franco Martino e alla sua famiglia non posso non esprimere la mia personale vicinanza, fermamente convinto che questo spiacevole evento, che fa il paio con quello subito nei giorni scorsi, non lo piegherà. Accanto a lui ha tutta una comunità arenese e la gente perbene che lo sostiene».
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